
L’iPhone 16e, con un prezzo a partire da 599 dollari per la sua opzione di archiviazione base, potrebbe non essere considerato il modello Apple più economico. Tuttavia, recenti analisi indicano che Apple sta compiendo notevoli progressi nel ridurre la sua dipendenza da fornitori terzi come Qualcomm. Questo cambiamento non solo rafforza il controllo dell’azienda sull’hardware, ma facilita anche la riduzione dei costi dei materiali.È interessante notare che, rispetto al precedente iPhone SE (2022) e all’iPhone 16 standard, l’iPhone 16e integra la più alta percentuale di componenti prodotti internamente. L’inclusione del modem C1 5G personalizzato è un fattore chiave che consente ad Apple di risparmiare circa 10 dollari per unità, una cifra apparentemente modesta che merita ulteriori approfondimenti.
Risparmi potenziali di 220 milioni di dollari con l’iPhone 16e
Supponendo che Apple raggiunga i suoi obiettivi di spedizione, potrebbe realizzare risparmi fino a 220 milioni di dollari sull’iPhone 16e grazie all’efficienza offerta dal modem C1 5G. Pur non supportando le reti mmWave, questo modem supera lo Snapdragon X71 di Qualcomm, presente nella serie iPhone 16, dimostrando un miglioramento delle prestazioni del 40% in diversi scenari. Prodotto utilizzando l’avanzato processo produttivo a 4 nm di TSMC, il modem migliora significativamente l’efficienza, mentre il trasmettitore associato si basa ancora sulla vecchia tecnologia a 7 nm. Questa mossa strategica per sviluppare un chip baseband interno consente ad Apple di ottenere un risparmio stimato di 10 dollari per unità, come riportato da Counterpoint Research.

In particolare, il 40% dei componenti dell’iPhone 16e proviene direttamente da Apple, mentre il restante 60% proviene da produttori esterni. Nonostante queste efficienze di costo, il dispositivo presenta alcuni compromessi nelle sue funzionalità. Ad esempio, è dotato di una singola fotocamera posteriore e non supporta la ricarica wireless MagSafe. Resta da capire se Apple intenda trasferire questi risparmi ai consumatori o se intenda reinvestire i costi ridotti in altre linee di prodotto.

Secondo Ming-Chi Kuo di TF International Securities, Apple prevede di spedire circa 22 milioni di unità di iPhone 16e quest’anno. Grazie ai vantaggi attribuiti al modem C1 5G, che generano un risparmio di circa 10 dollari per unità, si prevede che questa transizione verso componenti wireless interni ridurrà i costi dei componenti di ben 220 milioni di dollari. Questo vantaggio strategico sottolinea la determinazione di Apple nel facilitare la transizione verso la produzione interna di componenti wireless per i futuri modelli di iPhone, con l’aspettativa che un chip Wi-Fi 7 personalizzato possa debuttare insieme alla serie iPhone 17 entro la fine dell’anno.
Per ulteriori approfondimenti, fare riferimento alla ricerca pubblicata da Counterpoint Research.
Ulteriori informazioni e immagini sono disponibili qui.
Lascia un commento