L’ex presidente di Blizzard afferma che gli aumenti dei prezzi delle console Xbox sono dovuti a problemi di profitto, non a tariffe doganali

L’ex presidente di Blizzard afferma che gli aumenti dei prezzi delle console Xbox sono dovuti a problemi di profitto, non a tariffe doganali

Microsoft annuncia aumenti di prezzo per le console Xbox Series X/S

Venerdì pomeriggio, Microsoft ha annunciato un significativo aumento di prezzo per le sue console Xbox Series X e S negli Stati Uniti. La Series X vedrà un aumento di 50 dollari, mentre la sua variante da 2 TB aumenterà di 70 dollari. Inoltre, la Series S non sarà risparmiata, con un aumento di 20 dollari a partire dal 3 ottobre. Questo segna il secondo adeguamento di prezzo per la linea Xbox nell’arco dell’anno, con un conseguente aumento complessivo di 100 dollari per la Series S, 150 dollari per la Series X e ben 200 dollari per la Series X da 2 TB al momento dell’entrata in vigore della modifica.

Capire gli aumenti dei prezzi: tariffe contro profitti

L’annuncio ha acceso discussioni su diverse piattaforme, con molti che attribuiscono gli aumenti di prezzo ai nuovi dazi annunciati dall’attuale amministrazione statunitense. Microsoft ha definito questa situazione come il risultato di “cambiamenti nel contesto macroeconomico”.Tuttavia, l’ex presidente di Blizzard Mike Ybarra offre una prospettiva diversa sulle cause alla base di questi aumenti.

Ybarra sottolinea che, sebbene i dazi abbiano contribuito all’aumento dei prezzi, spiegano solo un aspetto dell’equazione. Afferma che questa seconda impennata dei prezzi deriva da problemi finanziari più profondi all’interno di Microsoft, di cui i consumatori saranno in ultima analisi i maggiori responsabili, poiché l’azienda continuerà a scaricare i costi sugli acquirenti.”I dazi vengono essenzialmente usati come scusa”, afferma, evidenziando le sfide più ampie che il panorama competitivo tra i produttori di console si trova ad affrontare.

Il panorama competitivo: una prospettiva più ampia

Sebbene i dazi influenzino certamente i prezzi dell’hardware in tutto il settore, compresi quelli di concorrenti come Nintendo e PlayStation, le osservazioni di Ybarra sottolineano le complessità che i produttori di console di gioco devono affrontare nel mercato odierno. Le continue difficoltà di Microsoft nel competere con i suoi rivali sono antecedenti all’introduzione dei dazi di quest’anno, e comprendono una miriade di fattori che vanno oltre i semplici costi di importazione.

Queste variazioni nei prezzi di Xbox riflettono una tendenza più ampia nel settore dei videogiochi, con le aziende che si adattano alle fluttuazioni delle condizioni economiche e alle richieste dei clienti. Con l’evoluzione del panorama dei videogiochi, i consumatori si trovano a dover gestire queste trasformazioni in termini di prezzi e disponibilità, sottolineando la necessità di trasparenza da parte dei produttori di console.

Per ulteriori dettagli sulle intuizioni di Ybarra e sulle implicazioni di questi adeguamenti dei prezzi, visitare la fonte.

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