
Killing Floor 3 è pronto per il lancio nel 2091, segnando un significativo balzo in avanti di 70 anni rispetto al suo predecessore nell’acclamata serie action/horror. Questo ampio intervallo temporale non solo apre le porte a una narrazione fantasiosa, ma offre anche l’opportunità di ridefinire gli iconici Zed, un elemento integrante dell’esperienza di gioco all’interno di questo universo.
I giocatori affronteranno gli Zed, un termine che si riferisce ai nemici mostruosi del gioco. Sebbene possano assomigliare ai tradizionali zombi, queste entità non sono cadaveri resuscitati. Sono invece i sottoprodotti di disastrosi esperimenti scientifici andati male. La formazione degli Zed include una varietà di minacce, che vanno dal semplice Clot al formidabile Fleshpound. Nel corso della storia del franchise, Tripwire Interactive ha lavorato costantemente per migliorare ed espandere il roster degli Zed per creare sfide ancora più coinvolgenti per i giocatori. Per approfondire l’evoluzione degli Zed in Killing Floor 3, Game Rant ha avuto una conversazione illuminante con Bill Munk, il capo progettista del combattimento.
Approcci innovativi agli Zed in Killing Floor 3





Mantenere la familiarità nel gameplay
Durante la discussione, Munk ha sottolineato l’importanza di mantenere intatta l’essenza del gioco per i giocatori veterani. Ha sottolineato che il gunplay, un segno distintivo di ciò che rende Killing Floor così divertente, rimane in prima linea nell’esperienza. Sebbene i giocatori possano prevedere l’introduzione di nuovi Zed in futuri aggiornamenti, Tripwire mira a perfezionare i design dei nemici esistenti e le loro capacità all’interno del mondo di gioco:
“Quando abbiamo iniziato a sviluppare Killing Floor 3, volevamo assicurarci che chi aveva giocato ai primi due capitoli si sentisse a casa nel gioco. Questo è Killing Floor. Invece di creare Zed completamente nuovi, abbiamo optato per migliorare e amplificare quelli che già avevamo. Abbiamo dedicato molto tempo a migliorare il loro design e i loro ruoli sul campo di battaglia, mantenendoli riconoscibili per i fan di lunga data. Ci sono nuovi elementi in fase di sviluppo per futuri aggiornamenti che non possiamo rivelare in questo momento”.
Prendere di mira i punti deboli critici in Zeds
Secondo Munk, Killing Floor 3 introduce un livello più strategico al combattimento, che va oltre il semplice mirare ai colpi alla testa. I giocatori avranno l’opportunità di sfruttare varie parti del corpo degli Zed, consentendo vantaggi tattici durante il gioco. Questo metodo è legato a un innovativo “sistema di esecuzione”, esclusivo di questa puntata:
“Un cambiamento notevole riguarda la struttura degli arti degli Zed e il sistema di rilevamento dei colpi, come con lo Scrake. In Killing Floor 2, l’attenzione era rivolta principalmente ai colpi alla testa. Ora, abbiamo ampliato il gameplay in modo che gli Zed più grandi abbiano aree critiche aggiuntive da colpire. Gestire con successo queste zone consente ai giocatori di renderli inabili o eliminarli più rapidamente, con conseguenti risultati drammatici. In sostanza, se distruggi le loro zone critiche, possono diventare un’arma potente contro gli Zed circostanti.”
Munk ha anche parlato dei miglioramenti apportati alla meccanica Zed Time, che aiuteranno notevolmente i giocatori a colpire i punti deboli. La funzionalità Zed Time migliorata aumenta la velocità del giocatore e l’output di danni, trasformando il combattimento in un’esperienza più coinvolgente e gratificante. I giocatori desiderosi di immergersi nel caos e nell’azione di Killing Floor 3 non dovranno aspettare a lungo: il gioco è pronto per essere rilasciato il 25 marzo.
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