Cosa devi sapere
- Dune: Prophecy è ambientato 10.148 anni prima della nascita di Paul Atreides.
- I nuovi spettatori possono godersi Dune: Prophecy anche senza conoscere i precedenti film o romanzi di Dune.
- La serie si addentra in una narrazione che si distingue dagli adattamenti cinematografici di Denis Villeneuve.
Per chi non conosce il vasto regno della fantascienza di Frank Herbert, Dune: Prophecy potrebbe sembrare opprimente. Questa serie originale HBO è attualmente disponibile su Max, sollevando domande per molti nuovi spettatori sul fatto che sia necessario avere una precedente esposizione ai film o ai romanzi di Dune per comprenderne la trama.
Le tue preoccupazioni sono valide. Il “Duniverse”, che ha avuto origine dal romanzo Dune di Herbert del 1965, comprende una moltitudine di sequel, adattamenti ed estensioni. In seguito alla rinascita dell’interesse suscitato dalla prima parte della serie di due film di Denis Villeneuve nel 2021, Legendary Entertainment ha rilanciato il franchise, portando all’avvento di questo spin-off intitolato Dune: Prophecy.
Dune: Prophecy è collegato al cinema?
Comprendere la natura prequel di Dune: Prophecy
Dune: Prophecy è strettamente legato ai film di Villeneuve, sebbene abiti una linea temporale molto diversa. La serie è ambientata ben 10.148 anni prima della nascita di Paul Atreides e 116 anni dopo la monumentale interruzione delle Great Machine Wars, note nella tradizione come Butlerian Jihad.
Per gli spettatori alle prime armi con l’universo di Dune, i primi 12 minuti della serie introducono abilmente la trama senza sopraffare il pubblico con informazioni eccessive. Questo ritmo strategico preserva il fascino enigmatico di Dune, consentendo al contempo ai nuovi arrivati di cogliere motivi ricorrenti, come la spezia, la Sorellanza o Arrakis, attraverso indizi contestuali man mano che la serie si svolge.
L’importanza dei film di Villeneuve per comprendere la profezia
In breve, il pubblico può interagire con Dune: Prophecy su HBO senza aver visto i film o aver familiarità con i romanzi. Questa serie offre un punto di ingresso ideale per i nuovi arrivati. Con l’uscita di sei episodi, due dei quali sono disponibili finora, gli spettatori hanno la flessibilità di guardare Dune: Parte Uno e Parte Due insieme allo spin-off. Questo metodo arricchisce l’esperienza di visione e accresce l’attesa per potenziali connessioni ed Easter egg.
La trama è incentrata su Valya Harkonnen, la seconda Madre Superiora delle Bene Gesserit, e sui suoi sforzi clandestini per governare le linee di sangue delle Grandi Casate. Le tensioni di fondo tra gli Harkonnen e gli Atreides vengono stabilite fin dall’inizio, distinte persino in questa antica ambientazione. La maggior parte della serie si svolge su Salusa Secundus e Wallach IX, con Arrakis che occupa un ruolo marginale. Emily Watson, che interpreta Valya, ha fatto riferimento con umorismo al contesto storico della serie in un’intervista:
Siamo 10.000 anni prima della nascita di Paul Atreides e ci piace chiamarlo 10.000 anni a.C., prima di Chalamet.
Considerata la notevole distanza cronologica tra Dune: Prophecy e le narrazioni di Villeneuve, il film si distingue efficacemente, offrendo una storia nuova all’interno dello stesso vasto universo senza richiedere la conoscenza pregressa del viaggio di Paul Atreides.
Come Dune: Prophecy si inserisce nel più ampio “Duniverse”
Dune: le radici letterarie della profezia
Il collegamento di Dune: Prophecy con le opere cinematografiche di Villeneuve è illuminato dalle sue storie di origine. Mentre i film con Timothée Chalamet adattano direttamente la narrazione originale di Herbert del 1965, la nuova serie approfondisce le radici storiche delle Bene Gesserit e le loro motivazioni, arricchendo la comprensione dello spettatore del loro significato sia negli adattamenti cinematografici che nei testi originali, nonostante il divario di 10.000 anni.
In un’intervista con Collider, la showrunner Alison Schapker ha sottolineato l’importanza dell’accessibilità, affermando:
Dune è così denso, così ben pensato, così vivido, e non sarebbe Dune se non abbracciassimo questo aspetto. […] Ci sforziamo di avere più livelli nello show, consentendo ai nuovi arrivati di scoprire il mondo attraverso questi personaggi, offrendo al contempo un’esperienza ricca per i fan esperti.
Le storie future di Dune plasmate dai film di Villeneuve
Oltre alla narrazione e alle linee temporali, è evidente che il team creativo dietro Dune: Prophecy sta riecheggiando il tono e l’atmosfera dei film di Villeneuve. Questi successi cinematografici hanno stabilito uno standard nella narrazione visiva, che abbraccia cinematografia, suono e design, che influenzerà non solo le future iterazioni di Dune, ma potenzialmente il genere fantascientifico più ampio. Questa eredità stilistica è riecheggiata nella serie HBO, anche se esplora un filo narrativo separato.
Storicamente, la maggior parte degli adattamenti della saga di Dune hanno ruotato attorno all’era di Paul Atreides o alle sue immediate conseguenze, compresi adattamenti precedenti come il film del 1984 di David Lynch e gli adattamenti televisivi degli anni 2000 dei romanzi di Frank Herbert. In quanto tale, Dune: Prophecy funge da prequel a tutte le rappresentazioni precedenti, rendendolo accessibile agli spettatori senza alcuna familiarità prerequisito. In definitiva, potrebbe persino aprire la strada all’atteso Dune: Messiah, attualmente in produzione.
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