
Questo non deve essere considerato un consiglio di investimento. L’autore non detiene alcuna partecipazione finanziaria in nessuno dei titoli azionari qui menzionati.
Secondo quanto riportato da Reuters, l’amministrazione Trump sta preparando una nuova serie di ordini esecutivi volti a incrementare la produzione energetica negli Stati Uniti per soddisfare la crescente domanda di intelligenza artificiale (IA).Dato che i data center dedicati all’IA rappresentano alcune delle infrastrutture più energivore a livello globale, questa iniziativa ha suscitato interesse sia per l’energia nucleare che per altre aziende energetiche in grado di supportare questa crescente domanda. Il quadro normativo proposto potrebbe facilitare la costruzione di data center dedicati all’IA su terreni federali e semplificare la connessione di nuovi progetti di generazione di energia alla rete elettrica nazionale.
Accelerare la produzione di energia per l’intelligenza artificiale: la nuova strategia dell’amministrazione Trump
Stime recenti indicano che una singola GPU in un data center dedicato all’intelligenza artificiale può consumare fino a 700 Watt di potenza, equivalenti a circa 3, 74 MWh all’anno. Questo rappresenta un fabbisogno energetico considerevole. Le proiezioni dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE) suggeriscono che entro il 2030 la domanda globale di energia per i data center potrebbe raggiungere i 945 terawattora, e che i data center dedicati all’intelligenza artificiale dovrebbero quadruplicare il loro consumo energetico in questo arco di tempo.
Durante la sua campagna elettorale, l’ex presidente Trump si è impegnato ad abbassare i prezzi dell’energia e ad aumentare l’offerta incentivando le compagnie petrolifere ad aumentare le trivellazioni e la produzione. Ora, alcune indiscrezioni indicano che la sua amministrazione sta valutando nuovi ordini esecutivi per aumentare l’alimentazione elettrica necessaria ai data center di intelligenza artificiale.

Le misure esecutive previste potrebbero agevolare il processo di connessione delle infrastrutture elettriche alla rete e allocare terreni federali per la realizzazione di data center dedicati all’intelligenza artificiale. Le aziende coinvolte in questi data center, come Oracle e CoreWeave, hanno registrato notevoli incrementi del prezzo delle azioni nel 2025; Oracle ha registrato un’impennata del 28% da inizio anno, mentre le azioni di CoreWeave sono schizzate alle stelle, con un sorprendente 295% dalla sua quotazione in borsa a marzo.
Inoltre, il rapporto evidenzia che i terreni attualmente di proprietà del Pentagono o del Dipartimento degli Interni, responsabili della gestione dei parchi nazionali, potrebbero potenzialmente essere destinati allo sviluppo di centri dati basati sull’intelligenza artificiale.
Da quando è entrato in carica, l’ex presidente Trump ha emanato diversi ordini esecutivi volti a rivitalizzare il settore energetico statunitense. Tra questi, azioni volte a revocare il blocco delle esportazioni di gas naturale liquefatto (GNL) e a promuovere l’esplorazione di petrolio e gas in Alaska. Attraverso queste iniziative, l’amministrazione mira a migliorare la produzione energetica nazionale e a ridurre la dipendenza dalle importazioni estere, rafforzando così la sicurezza nazionale.
Il crescente fabbisogno energetico dell’intelligenza artificiale ha anche puntato i riflettori sull’energia nucleare. Le azioni di GE Vernova, la divisione nucleare di General Electric, sono aumentate del 49, 5% solo quest’anno e hanno registrato un impressionante incremento del 187% negli ultimi dodici mesi.
Per ulteriori dettagli, è possibile accedere al rapporto completo qui.
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