Il monitor MSI QD-OLED supera il test di burn-in di 3800 ore; i primi segni di burn-in si notano dopo 6 mesi

Il monitor MSI QD-OLED supera il test di burn-in di 3800 ore; i primi segni di burn-in si notano dopo 6 mesi

Test recenti condotti da Monitors Unboxed sui moderni monitor da gaming QD-OLED indicano che questi dispositivi offrono generalmente prestazioni solide e sono meno soggetti a problemi di burn-in rispetto ai loro predecessori.

Monitor QD-OLED 4K di MSI: un’analisi approfondita del burn-in

Il burn-in delle immagini rimane un problema significativo per la tecnologia OLED, che spesso si traduce in una durata inferiore rispetto ai pannelli LCD tradizionali. Consapevoli di ciò, molti produttori stanno integrando misure avanzate di protezione dal burn-in per aumentare la longevità dei loro monitor OLED. Il fattore principale che contribuisce al burn-in delle immagini è la presenza di immagini statiche, che influiscono negativamente sui display OLED più delle immagini dinamiche.

MSI MPG 321URX 1
Credito immagine: Monitors Unboxed

Per indagare a fondo su questo problema, Monitors Unboxed ha sottoposto il monitor MSI MPG 321URX a una valutazione completa per un periodo di 15 mesi. Questa analisi si è concentrata in particolare su scenari in cui vengono comunemente visualizzate immagini statiche. In particolare, il regime di test è stato progettato per amplificare il potenziale di burn-in, eseguendo prevalentemente applicazioni statiche per otto ore al giorno, sette giorni alla settimana.

Il monitor è stato testato con un’impostazione di luminosità di 200 nit in modalità chiara di Windows 11, con la barra delle applicazioni scura. Sorprendentemente, i risultati non hanno mostrato segni visibili di burn-in entro i primi due mesi. Tuttavia, dopo circa sei mesi di utilizzo continuo, ha iniziato a manifestarsi un leggero burn-in, sebbene fosse percepibile solo a un’ispezione ravvicinata.

Test di burn-in del monitor OLED MSI
Credito immagine: Monitors Unboxed

Durante il test, la barra delle applicazioni scura ha lasciato un’impronta sottile sullo schermo. Il segno più evidente di burn-in è apparso come una linea mediana, causata dall’applicazione posizionata sul lato destro del monitor. Nel corso di nove-dodici mesi, questo effetto è diventato leggermente più evidente, culminando in una chiara evidenza di burn-in dopo 15 mesi. Tuttavia, questo burn-in non era particolarmente fastidioso, a meno che il display non mostrasse prevalentemente tonalità verdi o utilizzasse filtri per migliorare la visibilità.

Questo esame illustra un effetto burn-in graduale e cumulativo che progredisce in modo visibile solo quando le immagini statiche vengono visualizzate in modo coerente per periodi prolungati. Monitors Unboxed stima che, in queste condizioni difficili, il monitor QD-OLED MSI possa mantenere la funzionalità fino a tre anni. Sebbene questa durata sia notevolmente inferiore a quella degli LCD, l’inclusione di funzionalità di protezione OLED nell’MSI QD-OLED MPG 321URX implica che il burn-in potrebbe essere meno evidente di quanto i risultati dei test potrebbero suggerire.

Per i gamer, l’impatto del burn-in è minimo, data la rapidità delle immagini in movimento tipiche dei contesti di gioco. Al contrario, i creatori di contenuti che si affidano ad applicazioni statiche, come Adobe Premiere Pro, potrebbero scoprire che la longevità dei moderni monitor OLED si aggira tranquillamente tra i due e i tre anni.

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