Panoramica
- La competenza di Coralie Fargeat, messa in mostra in *The Substance*, la rende la candidata ideale per il progetto *Clayface*.
- Il suo precedente successo, con *The Substance*, ottenuto con un budget di 17,5 milioni di dollari, lascia presagire prospettive promettenti per un film DC da 40 milioni di dollari.
Sebbene non sia ancora stato nominato ufficialmente un regista per il progetto *Clayface*, un nome emerge come particolarmente adatto.
Questo mese ha segnato il primo sguardo del pubblico al nuovo DC Universe (DCU) con il debutto di *Creature Commandos*, una serie animata su Max. Tuttavia, la prima introduzione live-action al DCU è ambientata con l’attesissimo *Superman* di James Gunn, con David Corenswet nel ruolo principale, la cui uscita è prevista per l’11 luglio 2025. Dopo *Superman*, il viaggio cinematografico del DCU continuerà con *Supergirl: Woman of Tomorrow* e *Clayface*. Mentre *Supergirl* probabilmente si baserà sulla narrazione stabilita da *Superman*, *Clayface* dovrebbe esplorare temi horror, potenzialmente con un budget inferiore rispetto alle sue controparti kryptoniane.
Un forte visionario per *Clayface*
Per portare efficacemente sullo schermo la complessa narrazione di *Clayface*, il DCU trarrebbe vantaggio da un regista con una solida comprensione sia dell’horror che dello sviluppo dei personaggi. Coralie Fargeat, nota per il suo lavoro nel successo del 2024 *The Substance*, si adatta perfettamente a questa descrizione.
Fargeat è una distinta regista francese nota per le sue emozionanti narrazioni horror, con *Revenge* (2017) tra le sue opere più note. Tuttavia, è *The Substance* a sottolineare il suo potenziale impatto sul genere horror e sul cinema in generale quest’anno. Il film presenta Demi Moore in una delle sue migliori interpretazioni, offrendo una narrazione accattivante di body horror che esplora attentamente i temi dell’immagine corporea, dell’invecchiamento e della natura inquietante della cultura delle celebrità senza ricorrere a immagini gratuite.
*The Substance* di Fargeat le è valso il premio per la migliore sceneggiatura al 77° Festival di Cannes, affermandola come una vera creatrice dell’horror moderno. La sua narrazione intreccia in modo impeccabile una cinematografia inventiva, un montaggio dinamico e performance potenti, che ricordano il lavoro del leggendario regista David Cronenberg. Fargeat è abile nel creare narrazioni che danno priorità alla storia rispetto allo spettacolo, un aspetto fondamentale poiché *Clayface* ha a che fare con un protagonista che incarna le paure e le lotte di una figura di Hollywood in declino.
Nel canone dei fumetti, *Clayface* è un personaggio caratterizzato da una presenza visivamente sorprendente e da una storia di fondo avvincente, che aggiunge profondità alla galleria di ladri di Batman. Sebbene il pubblico incontrerà per la prima volta questo personaggio in *Creature Commandos*, l’iterazione specifica presente nella sceneggiatura di Mike Flanagan rimane incerta. Se la sceneggiatura si allinea con la versione originale, Basil Karlo, potrebbe esplorare la vita di un attore di serie B diventato criminale, attingendo a temi di identità e trasformazione.
Considerati i parallelismi tematici tra *The Substance* e la narrazione di *Clayface*, la capacità di Fargeat di interpretare un attore angosciato migliorerebbe senza dubbio la narrazione del film. Incorporare i talentuosi artisti responsabili delle impressionanti protesi e degli effetti pratici in *The Substance* potrebbe offrire una delle voci visivamente più sbalorditive nel genere dei supereroi.
Un vantaggio reciproco per Fargeat e la DCU
I report di THR indicano che DC Studios sta perseguendo un budget di circa $ 40 milioni per *Clayface*, puntando alla diversità all’interno del suo portfolio. In particolare, *The Substance* di Fargeat, prodotto con un budget di $ 17,5 milioni, ha generato un impressionante $ 77,6 milioni al botteghino. Mentre il budget del progetto *Clayface* è significativamente più alto, il salto dovrebbe essere gestibile per Fargeat, che non dovrà affrontare lo stesso livello di pressione che altri registi indipendenti sperimentano quando passano allo status di blockbuster.
La traiettoria di carriera di Ryan Coogler serve da paragone appropriato. Coogler ha ottenuto consensi con il suo lungometraggio del 2013 *Fruitvale Station*, che ha preparato il terreno per il suo sequel di successo *Creed*, che alla fine ha portato al monumentale *Black Panther*. Queste opportunità non solo hanno elevato il suo profilo, ma gli hanno anche consentito la libertà di perseguire progetti originali come il suo prossimo film del 2025 *Sinners*.
Con James Gunn ora al timone dei DC Studios, è concentrato sulla rivitalizzazione del DCU e sul suo posizionamento come un attore significativo all’interno della cultura pop. Mentre sono previsti paragoni con Kevin Feige e i Marvel Studios, Gunn mira a tracciare un percorso distinto per i DC Studios, dando potere a registi visionari come Matt Reeves, Craig Gillespie e Mike Flanagan per dare forma a storie amate. Accogliere Coralie Fargeat in questo collettivo innovativo non solo migliorerebbe il progetto, ma potrebbe anche promuovere la buona volontà nei confronti del DCU, potenzialmente posizionandola per progetti più grandi in futuro.
In conclusione, James Gunn e Peter Safran dovrebbero seriamente considerare di nominare Coralie Fargeat come regista di *Clayface*. Indipendentemente dalla sua decisione di dirigere la sceneggiatura di Mike Flanagan, i futuri impegni di Fargeat saranno sicuramente degni di nota, in particolare dopo il suo eccezionale lavoro in *The Substance*. Mentre circolano discussioni sulla stanchezza dei film sui supereroi, è fondamentale riconoscere che il pubblico desidera narrazioni fresche e di alta qualità piuttosto che solo temi sui supereroi. Cineasti coinvolgenti e audaci sono essenziali per presentare storie avvincenti che risuonino con gli spettatori. Dopotutto, il pubblico potrebbe non sapere cosa vuole finché non gli viene presentato in modo vivido.
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