
Fondata nel 1986, Bethesda vanta una ricca storia nello sviluppo di videogiochi che dura da decenni. A partire da titoli come Wayne Gretzky Hockey e IHRA Drag Racing, l’azienda è cresciuta fino a diventare un colosso noto per franchise iconici. Tra questi, la celebre serie Elder Scrolls, che ha debuttato nel 1994 e ha segnato una pietra miliare significativa nella storia di Bethesda.
Con un portfolio che vanta oltre 20 proprietà intellettuali (IP), Bethesda offre una vasta gamma di titoli, dai classici senza tempo alle gemme nascoste. Tuttavia, la domanda rimane: quale di questi franchise è all’avanguardia in termini di eccellenza? Per aiutarvi a orientarvi nella lunga storia di Bethesda, abbiamo stilato una lista che classifica i suoi dieci migliori franchise, dal meno al più significativo.
10 Starfield
Puntando alla Luna

È comprensibile che Bethesda volesse espandersi oltre Fallout ed Elder Scrolls: l’innovazione è fondamentale nel gaming. Tuttavia, il concept di Starfield, un gioco di ruolo spaziale, sembrava promettente, ma alla fine si è rivelato inadeguato.
Sebbene il gioco introduca idee intriganti, soffre di numerosi difetti di progettazione. Il ricorso a mondi generati proceduralmente solleva una domanda cruciale: a cosa servono innumerevoli pianeti se non offrono contenuti coinvolgenti? Questo problema diventa ancora più evidente se si considera l’aspetto open world, che risulta incompleto se i giocatori non riescono a passare fluidamente da un corpo celeste all’altro, lasciando un senso di inadeguatezza nell’esperienza di gioco.
9 RABBIA
Con protagonista…John Goodman?!

All’uscita, il RAGE originale è stato spesso paragonato a una fusione tra Borderlands e Fallout, una descrizione che ho trovato fuorviante. Per me, assomigliava a una versione per esterni di DOOM.Il sequel del 2019, RAGE 2, ha privilegiato lo stile rispetto alla sostanza, ma alla fine ha mancato l’obiettivo.
L’umorismo di RAGE 2 è stato un disastro, penalizzando l’esperienza di gioco. Ironicamente, ha preso molto in prestito dal reboot di DOOM del 2016 per cercare di distinguersi, ma non ha offerto i miglioramenti necessari per un sequel. Non posso fare a meno di chiedermi cosa potrebbe realizzare una nuova visione di RAGE se unisse un gameplay intenso a una solida costruzione del mondo.
8 Il male interiore
Ballare il tango con il survival horror

Il solo coinvolgimento di Shinji Mikami, il creatore di Resident Evil, rende The Evil Within un titolo survival horror intrigante. Pur offrendo certamente intrattenimento, i giochi non rivoluzionano necessariamente il genere.
In un periodo in cui Resident Evil faticava, The Evil Within riuscì a catturare l’attenzione, ma ora appare un po’ datato, soprattutto con Capcom che sta rivitalizzando la sua serie di punta con titoli come Resident Evil 7 e Village. Sebbene il suo approccio classico al survival horror avesse i suoi meriti, alcuni elementi frustranti del genere persistevano.
7 Preda
Riavviato e dimenticato

Prey soffre spesso di dimenticabilità, nonostante il suo legame spirituale con classici come System Shock 2 e BioShock. Pur offrendo un gameplay solido e una tematica avvincente, manca dei momenti narrativi memorabili che caratterizzavano i suoi predecessori.
Nonostante sia un gioco dignitoso, le sue vendite suggeriscono che i fan non chiedessero a gran voce un sequel, il che è un peccato dato il potenziale dell’universo. Sarebbe stato interessante vedere Arkane espandere questo mondo piuttosto che dedicarsi a un progetto di genere diverso.
6 Disonorato
Azione stealth definitiva

Arkane Studios ha avuto un impatto significativo con il franchise di Dishonored, offrendo una nuova prospettiva al genere stealth d’azione. Il suo design artistico si distingue dall’estetica spesso banale di molti giochi degli anni 2010, presentando un mondo vibrante che ricorda un acquerello vivente.
Le meccaniche di gioco sono uniche e coinvolgenti, consentendo alle scelte dei giocatori di influenzare significativamente l’ambiente di gioco. Che si opti per un approccio furtivo o per il caos, le esperienze sono variegate, eppure sono passati quasi dieci anni dall’ultimo capitolo della serie. La community di giocatori attende con impazienza i prossimi passi di Bethesda.
5 Terremoto
FPS frenetico

Sulla scia di DOOM, Quake si è affermato come uno sparatutto in prima persona (FPS) pionieristico, frutto della collaborazione tra i leggendari sviluppatori John Romero e John Carmack. Per i giocatori che trovavano DOOM troppo lento, Quake offriva un’esperienza più veloce e intensa.
Ciò che inizialmente contraddistinse Quake fu la sua inconfondibile tematica horror gotica, abbinata a una grafica 3D rivoluzionaria per l’epoca. Nel corso degli anni, il franchise si è trasformato, adottando una narrazione più fantascientifica dopo Quake II. Sebbene personalmente non abbia avuto un legame così profondo con Quake come con altri titoli di id Software, il suo impatto sul genere FPS è innegabile.
4 Wolfenstein
Prendi a pugni il tuo nazista locale

Molti giocatori riconoscono DOOM come il caposaldo del genere FPS, ma Wolfenstein merita lo stesso riconoscimento. Sebbene Wolfenstein 3D abbia aperto la strada alle meccaniche di gioco sparatutto in 3D, la popolarità del franchise non è stata costantemente pari a quella di DOOM, nonostante il suo concept avvincente.
Il franchise si è evoluto nel corso degli anni, adattandosi al clima videoludico attuale. Dal fascino nostalgico di Wolfenstein 3D ai classici moderni The New Order e The New Colossus, Bethesda ha saputo infondere nuova vita a questa serie iconica. I fan attendono con impazienza il futuro di Wolfenstein, soprattutto in seguito al recente ritorno di interesse per gli sparatutto in prima persona.
3 DOOM
L’uomo, la leggenda

Il recente reboot di DOOM era esattamente ciò di cui la serie aveva bisogno, rivitalizzandone l’eredità. Mentre i giochi originali per MS-DOS rimangono intramontabili, il cambiamento di tono introdotto in DOOM 3 contrastava nettamente con i titoli precedenti, adottando un approccio più survival horror.
A differenza dei suoi predecessori, il reboot di Bethesda ha offerto un’esperienza di gioco emozionante e frenetica con una trilogia (che include DOOM 2016, Eternal e The Dark Ages) che ha rivitalizzato il panorama degli FPS, dimostrando che l’azione intensa continua ad essere popolare tra i giocatori.
2 Gli Antichi Rotoli
Il primo gioco di ruolo fantasy

Scegliere tra The Elder Scrolls e la serie Fallout per i primi due posti è stata una sfida, ma la forza narrativa dei titoli Fallout mi ha dato la spinta. Ciononostante, The Elder Scrolls affascina i giocatori con trame ricche, in particolare le avvincenti missioni della Confraternita Oscura.
Esplorare il vasto mondo di Tamriel e vivere incontri organici è davvero piacevole. Inoltre, Elder Scrolls Online presenta un adattamento MMORPG di successo, che fonde le classiche esperienze per giocatore singolo con funzionalità multigiocatore, un’esperienza che ho trovato sorprendentemente piacevole.
Attendo con ansia il prossimo capitolo di Elder Scrolls di Bethesda, ma non mi dispiacerebbe se prima pubblicassero un nuovo gioco di Fallout! Per favore, giù i forconi.
1 Fallout
La guerra non cambia mai

Sebbene la serie Fallout di Bethesda si discosti dai giochi originali di Interplay, si tratta in definitiva di un’evoluzione positiva. Fallout 3, in particolare, rappresenta l’apice del franchise per molti fan, fondendo perfettamente le complessità di The Elder Scrolls con l’umorismo eccentrico e lo stile distintivo di Fallout.
Entrare per la prima volta nella Zona Contaminata in Fallout 3 evoca un senso di meraviglia ed entusiasmo, con le vaste possibilità del gioco che offrono infinite possibilità di esplorazione. Questa immersiva esperienza open-world è in netto contrasto con i cicli di gioco ripetitivi di altri titoli.
Sebbene Fallout 4 si rivolgesse a un pubblico più ampio, credo che racchiudesse comunque l’essenza di ciò che rende un gioco di Fallout eccezionale, consacrandolo come uno dei massimi successi di Bethesda. Questo mi porta ad affermare che Fallout occupa il primo posto nella gerarchia del franchise di Bethesda, anche se la situazione potrebbe cambiare con l’attesissimo Elder Scrolls VI, previsto per il 2031.
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