
Nel mondo degli anime, i cattivi si presentano in uno spettro di complessità che va da quelli puramente sinistri a quelli con motivazioni convincenti e una prospettiva in netto contrasto con quella del protagonista. Questa dinamica rende più facile per il pubblico sostenere l’eroe, soprattutto quando l’antagonista è caratterizzato esclusivamente da sadismo o da un’insaziabile sete di potere.
Le motivazioni di un cattivo, che nascano da una nobile causa o da sfacciata malevolenza, spesso inducono a riflettere su come si potrebbe reagire in circostanze simili. Anche se le loro azioni sono considerate imperdonabili, la loro presenza può essere affascinante. L’impatto di questi cattivi permane a lungo dopo la conclusione della storia, che ne ammiriamo, disprezziamo o temiamo le scelte.
Qui presentiamo un elenco di alcuni dei cattivi degli anime più iconici, le cui motivazioni, a prescindere dalla loro moralità, li hanno impressi nella storia degli anime.
10 Yagami leggero
Il Divino Boia

Light Yagami si distingue come uno dei cattivi più complessi degli anime. La sua complessità non deriva solo dai suoi omicidi, ma dalla sua incrollabile convinzione di essere colui che amministra la giustizia. Inizialmente, intraprende una nobile missione per sradicare il crimine; tuttavia, questa degenera in tirannia e deliri di grandezza, mentre inizia a considerarsi una divinità, brandendo il Death Note come strumento della legge divina.
Nella sua mente, chiunque si opponga a lui incarna il male, dipingendo una cupa narrazione di ciò che accade quando il concetto di giustizia viene moralmente distorto. L’intelletto e il carisma di Light racchiudono l’essenza di un personaggio che lascia un segno indelebile nel panorama degli anime grazie alla raccapricciante logica delle sue azioni.
9.Madara Uchiha
Il visionario spezzato

Madara Uchiha è un personaggio fondamentale nelle discussioni sui leggendari cattivi degli anime. La sua ideologia deriva da una vita segnata da guerre e tradimenti all’interno del sistema shinobi, che lo porta a rifiutare soluzioni frammentarie e a sostenere invece una revisione completa del sistema attraverso lo Tsukuyomi Infinito. Questo piano, sebbene draconiano, nasce da una profonda sofferenza e da una visione di pace forgiata dalle sue esperienze.
Il desiderio di Madara di rimodellare il mondo indica il suo ruolo di visionario imperfetto, che si sforza di offrire una via di fuga dal ciclo perpetuo del conflitto.
8 Muzan Kibutsuji
Il Re Demone

Muzan Kibutsuji incarna una paura primordiale della mortalità e un’incessante spinta alla sopravvivenza. A differenza di molti antagonisti che cercano pace o giustizia, le sue azioni sono motivate da un bisogno ossessivo di mantenere il controllo a ogni costo.
Formando un esercito di demoni sottomessi al terrore, illustra uno scorcio del male assoluto, desideroso di sconfiggere la morte stessa attraverso la ricerca del Giglio Ragno Blu. Questa ricerca consolida il suo status di cattivo classico, mostrando un agghiacciante esempio di malvagità senza gli strati di complessità che caratterizzano personaggi come Madara.
7 Donquixote Doflamingo
Il tiranno vendicativo

Avendo vissuto un tempo come Drago Celeste, l’ascesa al potere di Donquixote Doflamingo esemplifica una storia contorta di vendetta e ambizione. Privato di privilegi e dignità, si è fatto strada al potere con tattiche spietate, manipolando chi gli stava intorno come marionette.
La filosofia di Doflamingo si concentra sulla dura realtà che coloro che detengono il potere definiscono la giustizia e, attraverso la sua leadership elegante ma spietata, incarna un indimenticabile personaggio malvagio che crede che il controllo sia sinonimo di sopravvivenza.
6 Eren Jaeger
L’ira di Eldia

Eren Jaeger passa dall’essere un protagonista pieno di speranza a un antagonista profondamente sfumato nel corso di “L’attacco dei giganti”.Inizialmente spinto dal desiderio di libertà, subisce una sorprendente trasformazione sollecitata dalla realtà del suo mondo, optando infine per misure estreme per sradicare il ciclo di odio che affligge il suo popolo.
La sua decisione di scatenare il Rumbling è uno specchio misto di idealismo e devastazione, presentandolo sia come eroe che come cattivo: il suo incrollabile impegno nei confronti della sua visione, indipendentemente dalle implicazioni catastrofiche, consolida la sua posizione tra i personaggi iconici degli anime.
5.Sōsuke Aizen
L’architetto del caos

Sosuke Aizen è l’incarnazione di un maestro della manipolazione, che si nasconde nell’ombra e orchestra il caos pur rimanendo sempre un passo avanti ai suoi avversari. La sua insoddisfazione per i limiti della società alimenta la sua ambizione di creare un mondo plasmato dalla sua visione, una realtà in cui detiene un potere ineguagliabile.
Il distacco di Aizen dalla moralità convenzionale gli permette di usare gli altri come pedine nei suoi elaborati piani. Le sue azioni calcolate e l’incrollabile convinzione della sua superiorità lo rendono uno dei cattivi più formidabili degli anime.
4 Invidia
Il seme della divisione

In “Fullmetal Alchemist”, Envy incarna crudeltà e distruzione alimentate da un profondo disprezzo di sé. Come creazione del Padre, Envy si diverte ad alimentare il conflitto tra gli umani, traendo piacere dalla loro sofferenza mentre lotta contro un insaziabile desiderio di connessione.
Questa natura paradossale rafforza la violenza caotica di Envy; le sue motivazioni non sono ancorate alla lealtà verso un piano ambizioso, ma derivano piuttosto da un bisogno incessante di affermare la propria superiorità su coloro che ritiene inferiori. In definitiva, cerca di distruggere amore e felicità come espressione della propria disperazione.
3.Itachi Uchiha
Il Protettore Ombra della Foglia Nascosta

Itachi Uchiha offre una narrazione avvincente che sfida gli archetipi convenzionali del cattivo. Nonostante le sue azioni, che includono il massacro del suo clan e l’adesione alla famigerata Akatsuki, le vere intenzioni di Itachi rivelano un profondo fardello portato in nome della pace.
Motivato dalla necessità di impedire la guerra civile nel villaggio della Foglia Nascosta, le sue azioni orribili servono un bene superiore, costringendo il pubblico a riconsiderare il concetto di malvagità. In definitiva, la sua disponibilità a sopportare l’odio per proteggere i suoi cari trova profonda eco negli spettatori, rendendolo una figura iconica nel mondo degli anime.
2 piedi
Il re delle maledizioni
Sukuna è sfacciatamente malvagio, e si crogiola nella sua malvagità senza alcun rimorso. Come spirito maledetto, incarna il caos e l’imprevedibilità, traendo piacere dalla sua forza travolgente e dalla sofferenza altrui.
La sua presenza in Yuji Itadori esemplifica il dualismo tra controllo e caos, pronto a scatenare la brutalità a suo piacimento. Nell’arco narrativo di Shibuya, il suo regno del terrore lo consolida come personaggio malvagio per eccellenza, impenitente e sorprendentemente reale, evidenziando l’essenza della malvagità.
1 Griffith
Il traditore

L’ambizione di Griffith di raggiungere la grandezza è al centro della sua indimenticabile malvagità. Inizialmente percepito come un leader visionario della Banda del Falco, alla fine sacrifica i suoi compagni durante l’eclissi per elevare le sue aspirazioni. La sua spietata ricerca del destino – credendo di essere destinato alla grandezza – lo rende un personaggio affascinante e mostruoso.
I suoi sogni si corrompono mentre abbraccia violenza e tradimento senza esitazione. Nel mondo di Griffith, la ricerca del potere eclissa ogni moralità, rendendolo uno dei cattivi più tragici e avvincenti degli anime.
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