
L’attesa cresce mentre lo Snapdragon 8 Elite Gen 5 attende la sua presentazione ufficiale. Di recente, il CEO di Qualcomm, Cristiano Amon, e il Senior VP of Devices and Services di Google, Rick Osterloh, hanno fatto un nostalgico cenno al passato presentando un HTC Dream funzionante, il primissimo smartphone Android. Sebbene HTC non sia oggi un concorrente nel mercato degli smartphone, questo dispositivo iconico, un tempo un nome familiare, rappresenta un notevole promemoria dell’evoluzione del settore.
Lo Snapdragon Summit dà il benvenuto al ritorno dell’iconico HTC Dream
Durante il keynote, disponibile su YouTube, Amon ha stupito sia Osterloh che il pubblico portando sul palco l’HTC Dream al minuto 42 circa. Ha raccontato che la collaborazione tra Android e Google è iniziata nel 2006, a indicare che il percorso verso il prodotto finale ha richiesto diversi anni. Riconosciuto negli Stati Uniti come T-Mobile G1, questo smartphone pionieristico ha dimostrato la sua longevità mantenendo la carica e funzionando in modo impeccabile, nonostante l’età.




Per chi non conoscesse l’HTC Dream, questo dispositivo era dotato di un’esclusiva tastiera fisica QWERTY abbinata a controlli touch tramite il display LCD capacitivo da 3, 2 pollici, con una risoluzione di 480 x 320 pixel. Ora, 17 anni dopo, Amon ha raccontato con ironia i suoi tentativi di aggiornare il dispositivo all’ultima versione di Android, un’impresa che alla fine si è rivelata impossibile sul palco.
HTC Dream era alimentato da un SoC Qualcomm MSM7201A con clock a 528 MHz, abbinato a 192 MB di RAM e 256 MB di memoria interna. Considerando i dispositivi Android odierni, è difficile immaginare che tutto sia iniziato con questa prima release, che ha aperto la strada al sistema operativo mobile più diffuso al mondo. Un momento memorabile nella storia della tecnologia, sapientemente rivisitato da Amon e Osterloh durante il summit.
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