Approfondimenti chiave
- The Penguin stabilisce un nuovo punto di riferimento per gli spin-off sui supereroi, tracciando parallelismi con serie acclamate come I Soprano e superando Breaking Bad.
- Ci sono contrasti sorprendenti nei percorsi dei personaggi di Oz e Walter White, con Oz rappresentato come un antagonista più palese.
- La narrazione fa sì che il pubblico disprezzi Oz, preparandosi strategicamente per il suo ruolo in The Batman Part 2.
The Penguin della HBO sta ridefinendo il panorama degli spin-off sui supereroi, tracciando paragoni con serie iconiche come I Soprano, mentre cerca di realizzare ciò che Breaking Bad non è riuscito a fare. Nonostante Breaking Bad sia ampiamente considerato un apice della storia della televisione, The Penguin ha già lasciato il segno come una new entry di impatto.
Creata da Lauren LeFranc, questa serie è un racconto ammonitore incentrato sull’insaziabile desiderio di potere di un uomo, descrivendo abilmente come il percorso di Oswald Cobblepot si discosti da quello di Walter White.
Oz del Pinguino e Walter White di Breaking Bad
Origini contrastanti degli antieroi
Quando si accostano Oswald Cobblepot di The Penguin con Walter White di Breaking Bad , si potrebbero notare innanzitutto le nette differenze nei tratti caratteriali. Entrambi sono antieroi, che affrontano la loro discesa verso la malvagità mentre salgono alla ribalta nei rispettivi regni: Gotham e Albuquerque, New Mexico. Tuttavia, la delineazione nella percezione del pubblico e la risonanza emotiva dei loro archi narrativi rivelano un intrigante contrasto. The Penguin si distingue per il modo in cui cattiveria senza scuse il suo personaggio titolare.
Walter White: un inizio con cui identificarsi
La storia di Walter White inizia con una vasta empatia da parte degli spettatori; è un insegnante di chimica di scuola superiore che lotta contro il cancro, cercando di provvedere alla sua famiglia. Tuttavia, mentre adotta il suo alter ego Heisenberg, si dispiega il capovolgimento della moralità. Non più vincolato dalla disperazione, Walter si abbandona ai lati più oscuri del suo nuovo potere, lasciando il pubblico alle prese con l’estremismo delle sue azioni.
Oz: un’eredità malvagia
A differenza della trasformazione di Walter, il pubblico percepisce già Oz di Colin Farrell come una figura nefasta dalla sua precedente apparizione in The Batman di Matt Reeves . Fin dall’inizio, incarna la cattiveria, ma la serie fa passi avanti per dargli corpo, rivelando strati dietro la sua malevolenza. Le sue azioni (forzare alleanze, tradire la fiducia e mettere in atto violenza) servono a stabilirlo come un antagonista sgradevole.
Tradimenti negli archi narrativi dei personaggi di Oz e Walter
Il momento del tradimento: Victor Aguilar
Sia Oz che Walter emergono come figure di mentore per i rispettivi protetti, Victor Aguilar e Jesse Pinkman. Le loro relazioni, simili alle dinamiche padre-figlio, degenerano tragicamente, sebbene in modi contrastanti. Il tradimento di Walter culmina nella tragica perdita della fidanzata Jane da parte di Jesse, un evento che perseguita la loro relazione. Al contrario, Oz elimina brutalmente Victor, percependo le relazioni genuine come vulnerabilità nella sua ascesa al potere, segnando un momento cruciale nel suo arco narrativo.
L’opportunità di redenzione di Walter White
Il destino di Walter White consente una forma di redenzione, una fine tragica in cui si sacrifica, aprendo la strada alla sopravvivenza di Jesse. Questa chiusura offre agli spettatori un senso di catarsi, anche se attraverso la perdita. Al contrario, The Penguin prende una strada più oscura con Oz, assicurando che il suo personaggio rimanga irredimibile, producendo un persistente senso di repulsione tra gli spettatori e sottolineando la sua rappresentazione come antagonista.
L’immagine controversa di Walter White nella cultura pop
Il fenomeno “letteralmente io”
L’evoluzione di Walter White come personaggio ha scatenato un notevole dibattito. Viene spesso paragonato ad altre famigerate icone culturali come Michael Corleone e Tony Montana, personaggi che, pur essendo stati concepiti per suscitare sgomento, paradossalmente diventano modelli di ruolo per alcuni spettatori. Il creatore di Breaking Bad, Vince Gilligan, ha espresso il suo disagio per l’idolatria del personaggio in un’intervista del 2022 con The New Yorker , suggerendo che gli spettatori spesso interpretano male il percorso di Walter.
“Era davvero moralista, ed era davvero pieno di sé. Aveva un ego grande quanto la California. E si vedeva sempre come una vittima… Perché facevo il tifo per lui?”
Mentre alcuni potrebbero giustificare le azioni di Walter a causa dell’interpretazione avvincente di Bryan Cranston, The Penguin si allontana intenzionalmente da tali complessità. L’intenzione è chiara: Oz è creato per evocare odio e paura, senza alcuna illusione di riconoscibilità.
Preparando il terreno per The Batman Part 2
In definitiva, le strategie narrative impiegate in entrambe le serie sono state strategiche ed efficaci. Breaking Bad si erge come una saga completa di sei stagioni, mentre The Penguin funge da storia delle origini di un cattivo, preparando il terreno per futuri incontri in The Batman Part 2. La meticolosa creazione del personaggio di Oz assicura che gli spettatori tiferanno per Batman affinché trionfi su di lui, intensificando il conflitto previsto.
Non è solo una chiamata. È un avvertimento. #ThePenguin pic.twitter.com/WwfO89Wdtu
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