Come il piano originale di Ritorno al futuro – Parte II avrebbe potuto affrontare le principali critiche del sequel del 1989

Come il piano originale di Ritorno al futuro – Parte II avrebbe potuto affrontare le principali critiche del sequel del 1989

I concept iniziali di Ritorno al futuro – Parte II avevano il potenziale per rispondere alle critiche che hanno afflitto questo popolare sequel. Come secondo lungometraggio di una trilogia celebrata per la sua qualità, il film vede Marty McFly e Doc Brown catapultati in un futuristico 2015, dove la loro macchina del tempo DeLorean viene rubata dal loro avversario di lunga data, Biff Tannen. Per sventare i piani maligni di Tannen che coinvolgono un almanacco sportivo rubato, Marty e Doc devono tornare indietro nel 1955 per salvaguardare il futuro.

Al momento della sua uscita, Ritorno al futuro – Parte II ha ricevuto una risposta mista, ottenendo un punteggio del 64% su Rotten Tomatoes, in netto contrasto con l’impressionante 90% dell’originale. I critici hanno puntato il dito contro i temi più cupi del sequel e la sua sceneggiatura. Tuttavia, il documentario “Making the Trilogy”, incluso nell’uscita in DVD, ha svelato alcuni dettagli intriganti su una visione alternativa per la narrazione del film che avrebbe potuto ottenere recensioni più favorevoli.

Come un’ambientazione degli anni ’60 in Ritorno al futuro – Parte II avrebbe potuto alterarne l’accoglienza

Un piano originale per Marty: viaggio negli anni ’60

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Il film presenta una scena memorabile in cui il vecchio Biff passa l’almanacco sportivo rubato al suo sé più giovane la sera del ballo scolastico del 1955. La sfida di Marty è recuperare l’almanacco senza disturbare il suo sé alternativo e mettere a repentaglio la relazione dei suoi genitori. Tuttavia, i critici hanno spesso notato che l’affidamento del sequel allo stesso concetto di viaggio nel tempo del primo film è sembrato ripetitivo. Il regista Robert Zemeckis ha evidenziato nel documentario che la sceneggiatura originale mirava a spostare la linea temporale agli anni ’60, con il giovane Biff che riceveva l’almanacco in quel periodo invece che nel 1955.

Il caso di rivisitare il 1955 in Ritorno al futuro – Parte II

Esplorare nuove dimensioni rivisitando il 1955

Marty McFly e Doc Brown in piedi accanto alla DeLorean con Einstein in Ritorno al futuro 2

Durante il featurette “Making Of”, Zemeckis ha rivelato che Bob Gale aveva immaginato un approccio diverso per il sequel, proponendo l’opportunità di “guardare le cose da una prospettiva diversa”. Ciò ha spinto la scelta di rivisitare il 1955, un anno cruciale nel franchise in cui i genitori di Marty si sono incontrati per la prima volta e Doc ha iniziato a viaggiare nel tempo. Questa decisione ha permesso l’esplorazione di linee temporali alternative e ha fornito nuove interpretazioni di personaggi familiari del film originale.

Riesplorare il 1955 non solo ha permesso un esame più approfondito degli elementi più oscuri del sequel, ma ha anche gettato le basi per tornare indietro al 1885 nel terzo capitolo. Molti critici hanno visto l’inquietante universo alternativo introdotto nella Parte II come qualcosa che sminuiva il fascino del franchise, il che ha influenzato il tono più leggero del film successivo. Sebbene questa decisione sia stata accolta con scetticismo durante l’uscita iniziale, alla fine si è rivelata una scelta strategica che ha giovato all’arco narrativo della trilogia.

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