Hackerato il capo dello staff del presidente degli Stati Uniti Donald Trump: telefono personale compromesso, informazioni sensibili utilizzate per raggiungere funzionari influenti

Hackerato il capo dello staff del presidente degli Stati Uniti Donald Trump: telefono personale compromesso, informazioni sensibili utilizzate per raggiungere funzionari influenti

Susie Wiles, capo dello staff del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sarebbe stata vittima di un grave attacco informatico. Il suo telefono personale è stato compromesso, consentendo all’intruso di accedere a una vasta gamma di contatti sensibili, tra cui diversi funzionari di spicco. In risposta a questa violazione, le autorità federali hanno avviato un’indagine, sebbene il metodo esatto con cui il suo telefono è stato hackerato rimanga poco chiaro.

Nascono sospetti quando gli hacker tentano di reindirizzare le conversazioni su Telegram

Dopo aver ottenuto l’accesso non autorizzato al dispositivo personale di Wiles, gli aggressori hanno utilizzato l’intelligenza artificiale per imitarne l’identità, inviando messaggi vocali e di testo ai contatti da un numero di telefono diverso. La situazione si è aggravata quando l’imitatore ha suggerito di spostare le conversazioni sull’app di messaggistica Telegram, inducendo molti destinatari a sospettare un illecito. Il direttore dell’FBI Kash Patel ha ribadito la gravità di tali minacce alla sicurezza in una dichiarazione a CBS News, sottolineando l’impegno dell’FBI nel proteggere la sicurezza informatica dell’amministrazione.

“L’FBI prende con la massima serietà tutte le minacce contro il Presidente, il suo staff e la nostra sicurezza informatica; salvaguardare la capacità dei funzionari della nostra amministrazione di comunicare in modo sicuro per portare a termine la missione del Presidente è una priorità assoluta”.

In merito alla violazione, TechCrunch ha chiesto informazioni sulla possibilità che un account cloud fosse compromesso o se l’attacco informatico avesse coinvolto un sofisticato spyware di livello governativo. Tuttavia, la portavoce della Casa Bianca, Anna Kelly, non ha fornito aggiornamenti sostanziali, lasciando molti interrogativi senza risposta mentre le indagini proseguono.

Questo rappresenta un secondo tentativo di hacking ai danni di Wiles; un precedente incidente si è verificato nel 2024, coinvolgendo agenti di cyberspionaggio iraniani che hanno cercato di accedere alla sua email personale. A quanto pare, sono riusciti a violare la sua sicurezza, acquisendo informazioni sensibili, inclusi dettagli sul vicepresidente J. D.Vance, che all’epoca si candidava al fianco di Trump.

È interessante notare che Wiles utilizza un iPhone, un dispositivo generalmente apprezzato per le sue funzionalità di sicurezza. Questo fatto solleva ulteriori preoccupazioni sull’efficacia di tali misure di protezione in ambienti ad alto rischio.

Per ulteriori aggiornamenti sulla situazione, fare riferimento al Wall Street Journal.

Fonte e immagini

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