Visitando la pagina uBlock Origin sul Chrome Web Store tramite Google Chrome, gli utenti vengono accolti da una notifica che indica che l’estensione non è più accessibile. Questa modifica rappresenta uno sviluppo significativo per gli utenti che danno priorità al blocco degli annunci e alle funzionalità di privacy.
La notifica di Google afferma: “Questa estensione non è più disponibile perché non segue le best practice per le estensioni di Chrome”. Questo sviluppo rimuove efficacemente il pulsante “Aggiungi a Chrome”, sostituendolo con un’opzione “Rimuovi” per le estensioni già installate. Per gli utenti che hanno ancora uBlock Origin attivo, Google ha anche implementato un processo che può disattivare automaticamente queste estensioni all’avvio del browser, anche in Chrome Canary.
Questa azione fa parte di un’iniziativa più ampia di Google per eliminare gradualmente le estensioni che non rispettano i nuovi requisiti del manifesto dell’estensione. In particolare, gli utenti interessati hanno spesso opzioni limitate, poiché Chrome offre principalmente la possibilità di rimuovere l’estensione o di accedere al gestore delle estensioni.
Tra le funzionalità esistenti di Google Chrome, gli utenti potrebbero notare avvisi che indicano che alcune estensioni potrebbero presto perdere il supporto o il messaggio più recente che afferma: “Questa estensione è stata disattivata perché non è più supportata”. Questo messaggio coerente rafforza i cambiamenti imminenti riguardanti le estensioni del browser.
uBlock Origin: ancora forte nei browser alternativi
Fortunatamente per gli utenti, uBlock Origin rimane disponibile in una varietà di altri browser. Che tu scelga Brave, Vivaldi, Microsoft Edge o Opera, scoprirai che uBlock Origin può comunque essere installato tramite i rispettivi web store. Ciò evidenzia una distinzione critica nel modo in cui diversi browser gestiscono le estensioni che si basano sui manifesti di estensione tradizionali.
La restrizione di Google sembra sfruttare il rilevamento dell’agente utente per bloccare l’installazione di tali estensioni in Chrome. Questo approccio sistematico è inteso a garantire la conformità con le ultime policy di Chrome.
Cosa possono fare ora gli utenti di Chrome?
Se ti ritrovi a dover affrontare questa limitazione in quanto utente di Chrome, puoi prendere in considerazione diversi percorsi:
- Abilita supporto esteso: puoi scegliere di abilitare la policy che consente a uBlock Origin e ad estensioni classiche simili di funzionare fino a metà del 2025. Questa opzione potrebbe fornire un sollievo temporaneo man mano che la transizione si svolge.
- Esplora browser alternativi: passare a un browser basato su Chromium come Brave, Vivaldi, Opera o Microsoft Edge potrebbe offrirti la flessibilità di cui hai bisogno. Tuttavia, considera che potresti comunque dover attivare policy di supporto simili in questi browser per mantenere l’accesso alle estensioni classiche dopo il 2025.
- Prova Firefox: Firefox di Mozilla è un’alternativa solida che non si basa su Google o sul framework Chromium. È confermato che Firefox continuerà a supportare sia le estensioni classiche che quelle nuove in futuro. In particolare, Raymond Hill, il creatore di uBlock Origin, afferma che funziona eccezionalmente bene in Firefox.
Per ulteriori dettagli sulla transizione verso un ambiente più favorevole per le estensioni del browser, puoi leggere ulteriori informazioni sulla pagina ufficiale di Firefox qui .
Ulteriori approfondimenti
1. Perché uBlock Origin è stato rimosso dal Chrome Web Store?
uBlock Origin è stato rimosso perché non era conforme alle nuove best practice e ai requisiti del manifesto delle estensioni stabiliti da Google per le estensioni di Chrome.
2. Esistono browser alternativi che supportano ancora uBlock Origin?
Sì, browser alternativi come Brave, Vivaldi, Microsoft Edge e Opera supportano ancora uBlock Origin, consentendo agli utenti di installare l’estensione senza restrizioni.
3. Posso continuare a utilizzare uBlock Origin su Google Chrome?
Sebbene uBlock Origin possa ancora essere utilizzato temporaneamente abilitando determinate policy, è probabile che Google lo elimini completamente entro la metà del 2025. Passare a un browser alternativo potrebbe essere consigliabile per un supporto a lungo termine.
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