Google sostiene che l’intelligenza artificiale può aumentare la produttività di 122 ore all’anno

Google sostiene che l’intelligenza artificiale può aumentare la produttività di 122 ore all’anno
Immagine tramite Pixabay

Approfondimenti dal progetto pilota AI Works di Google nel Regno Unito

Google ha pubblicato i risultati del progetto pilota AI Works, lanciato lo scorso anno nel Regno Unito. Questa iniziativa mira a esplorare le implicazioni dell’intelligenza artificiale sulla produttività dei dipendenti. Collaborando con un sindacato locale, piccole imprese e una rete di dodici istituti scolastici, Google ha testato diversi metodi di formazione per migliorare l’adozione dell’intelligenza artificiale.

Risultati chiave sui guadagni di produttività

Il rapporto di AI Works rivela che l’intelligenza artificiale generativa può aiutare le persone a risparmiare circa 122 ore all’anno in diversi settori, superando la stima iniziale di 100 ore. Il progetto pilota ha evidenziato che i lavoratori potrebbero aumentare significativamente l’utilizzo dell’intelligenza artificiale dopo solo poche ore di formazione, mantenendo elevati livelli di coinvolgimento anche a distanza di mesi.

Proiezioni di crescita economica

L’anno scorso, Google ha stimato che le innovazioni basate sull’intelligenza artificiale nel Regno Unito potrebbero generare una spinta economica di 400 miliardi di sterline entro il 2030. Tuttavia, il potenziale di questa crescita dipende dall’adozione di strumenti di intelligenza artificiale da parte della forza lavoro.È allarmante che circa il 66% dei dipendenti – in particolare le donne anziane di età pari o superiore a 55 anni, nonché le persone provenienti da contesti socioeconomici più svantaggiati – non abbia ancora utilizzato l’intelligenza artificiale generativa nel proprio ruolo professionale.

Disparità nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale

Il rapporto evidenzia forti disparità, rivelando che le donne over 55 hanno una probabilità quattro volte inferiore di utilizzare l’IA rispetto agli uomini più giovani di età inferiore ai 35 anni. Prima della formazione, solo il 17% delle donne nella fascia di età over 55 dichiarava di utilizzare strumenti di IA settimanalmente, mentre solo il 9% lo faceva quotidianamente. Dopo tre mesi di formazione, queste percentuali sono aumentate al 56% per l’utilizzo settimanale e al 29% per quello quotidiano.

Superare gli ostacoli all’adozione dell’intelligenza artificiale

Una delle conclusioni principali della ricerca è che i dipendenti necessitano del “permesso di sollecitare”.Devono avere la certezza che l’utilizzo dell’IA non sia solo autorizzato, ma offra anche un legittimo vantaggio competitivo, simile all’utilizzo di Internet o dei motori di ricerca. Inoltre, promuovere la formazione di abitudini attraverso una formazione strutturata può incoraggiare l’esplorazione indipendente. Molti partecipanti hanno iniziato a cercare proattivamente tecniche di sollecitazione e a interagire con risorse come video e articoli didattici per apprendere le funzionalità e le applicazioni avanzate dell’IA.

La visione ambiziosa di Google per l’intelligenza artificiale

Nel suo percorso nel panorama dell’intelligenza artificiale, Google si sta confrontando con un campo che è stato avviato non ufficialmente da OpenAI. Per promuoverne un’adozione diffusa, l’azienda ha utilizzato le sue capacità di intelligenza artificiale in modi innovativi, come la creazione di un film per un enorme schermo LED di 15.500 metri quadrati a Las Vegas, e sta valutando il finanziamento di progetti che prevedono cortometraggi che esplorino il rapporto tra intelligenza artificiale e umanità.

Sentimenti pubblici sull’integrazione dell’intelligenza artificiale

Nonostante le sue numerose applicazioni promettenti, permane una palpabile esitazione tra il pubblico riguardo all’integrazione degli strumenti di intelligenza artificiale nella vita quotidiana. Le preoccupazioni sull’affidabilità dell’IA, unite ai timori di perdita di posti di lavoro, continuano a plasmare il dibattito sul futuro di questa tecnologia.

Per maggiori dettagli fare riferimento alla fonte.

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