Google mette in discussione il divieto australiano sui social media per i minori di 16 anni

Google mette in discussione il divieto australiano sui social media per i minori di 16 anni

Controverso disegno di legge per limitare l’accesso ai social media ai minori in Australia

Il governo australiano sta attualmente affrontando notevoli difficoltà legate a una proposta di legge volta a vietare l’utilizzo dei social media ai minori di 16 anni. Questa iniziativa legislativa ha ottenuto il sostegno di diversi legislatori; tuttavia, le principali aziende tecnologiche esprimono persistenti riserve sulla sua fattibilità. Di recente, Google ha definito l’applicazione di tale legge “estremamente difficile”.

Approfondimenti di Google sulla legislazione proposta

Durante una sessione parlamentare tenutasi lunedì, Rachel Lord, Senior Manager degli Affari Governativi di YouTube in Australia, ha espresso la posizione di Google in merito a questa proposta legislativa. Ha sottolineato che, sebbene il disegno di legge sia ben intenzionato, la sua promulgazione potrebbe portare a conseguenze indesiderate che potrebbero compromettere i suoi obiettivi in ​​materia di sicurezza dei minori online.

Inizialmente escluso dal disegno di legge per la sua utilità educativa, YouTube è stato successivamente incluso nell’ambito di applicazione della legge a partire da luglio. Lord ha espresso preoccupazione circa la praticità dell’applicazione, sostenendo che il disegno di legge probabilmente non sarebbe riuscito a migliorare la sicurezza online dei bambini, sottolineando che YouTube funziona principalmente come piattaforma di streaming video, una risorsa educativa piuttosto che un tradizionale sito di social media.

Preoccupazioni sui controlli parentali e sulla sicurezza degli utenti

Lord ha sottolineato l’impegno di YouTube nel creare esperienze adatte all’età, osservando: “YouTube ha investito molto nella progettazione di prodotti adatti all’età e di controlli e strumenti dei contenuti leader del settore che consentono ai genitori di fare scelte per le loro famiglie”.Ha avvertito che obbligare i bambini ad accedere a YouTube senza un account eliminerebbe i controlli parentali essenziali e le funzionalità di sicurezza pensate per proteggerli online.

Sviluppi legislativi e implicazioni internazionali

In un contesto politico pertinente, il Primo Ministro australiano Anthony Albanese incontrerà Donald Trump a Washington la prossima settimana. C’è crescente preoccupazione tra i legislatori australiani riguardo alle strategie di lobbying di Google negli Stati Uniti. Stef Lovett, Direttore degli Affari Governativi di Google in Australia, ha dichiarato che i dirigenti dell’azienda sono profondamente consapevoli degli ostacoli che incontrano a livello locale, sebbene la loro strategia di risposta rimanga poco chiara ( Reuters ).

L’Australia ha adottato l’ Online Safety Amendment nel novembre 2024, che impone alle piattaforme di social media di conformarsi entro un anno. Questa legislazione mira a criminalizzare l’accesso alle piattaforme di social media da parte di utenti di età inferiore ai 16 anni e obbliga gli operatori delle piattaforme a disattivare gli account dei minorenni.

L’ostacolo principale: la verifica dell’età

Una sfida critica posta da questa legislazione riguarda i metodi di verifica dell’età. Anziché affidarsi alle forme tradizionali di identificazione, le piattaforme saranno tenute a utilizzare tecniche avanzate di elaborazione del linguaggio naturale (NLP) e di analisi comportamentale per stabilire l’età di un utente.

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