
DeepMind presenta Enea: un modello di intelligenza artificiale rivoluzionario per i testi antichi
DeepMind, la divisione di ricerca di Google specializzata in intelligenza artificiale, ha recentemente lanciato Aeneas, un innovativo modello di intelligenza artificiale specificamente progettato per assistere gli storici nella decodifica di testi antichi. Questo modello rivoluzionario rappresenta il primo del suo genere volto a contestualizzare le iscrizioni storiche, e un documento dettagliato che ne illustra le funzionalità è ora disponibile al pubblico.
Migliorare lo studio delle lingue antiche
Aeneas consente agli storici di estrarre nuove conoscenze dall’antichità classica, facilitando l’interpretazione, l’attribuzione e il restauro di scritti antichi frammentati. Sebbene originariamente concepito per il latino, la sua architettura consente un potenziale adattamento ad altre lingue e scritture antiche, ampliandone notevolmente l’utilizzo nel campo della linguistica storica.
Questo modello è in grado di ricercare efficacemente testi simili basandosi sulla formulazione, sulla sintassi e sulle formule consolidate presenti in una moltitudine di iscrizioni latine. Inoltre, elabora input multimodali per colmare le lacune nel testo, accelerando significativamente un processo che tradizionalmente si basava sul meticoloso lavoro di storici esperti.
Enea: prende il nome da un eroe mitico
Il nome Enea rende omaggio al leggendario eroe dell’antica Grecia e Roma, riflettendo la missione del modello: costruire connessioni tra le narrazioni storiche. Enea segue il percorso del suo predecessore, Itaca, sviluppato specificamente per migliorare la comprensione delle iscrizioni greche.
Secondo DeepMind, “Enea fa un ulteriore passo avanti, aiutando gli storici a interpretare e contestualizzare i testi, collegando frammenti isolati e offrendo una comprensione più ricca della storia antica”, come condiviso in un recente post sul blog.

Trasformare i testi in impronte digitali storiche
Aeneas crea quella che può essere descritta come un'”impronta digitale storica” per ogni testo, racchiudendone il contenuto, la lingua, la provenienza e i collegamenti con altre iscrizioni. Questa caratteristica aiuta gli storici a collocare questi testi in un quadro storico più ampio. In particolare, Aeneas si basa su un ampio dataset che comprende oltre 176.000 iscrizioni latine, una raccolta frutto di decenni di intensa ricerca storica.
Inoltre, DeepMind afferma che Aeneas supera i modelli generali esistenti in termini di efficacia, in particolare per quanto riguarda il raggruppamento cronologico delle iscrizioni. Una versione interattiva di Aeneas è disponibile gratuitamente per ricercatori, studenti, educatori e professionisti museali. Il codice sorgente e il dataset sono inoltre accessibili dal repository GitHub di DeepMind.
Un impegno per la conservazione culturale
Aeneas fa parte della suite di strumenti di Google in continua espansione dedicata alla conservazione culturale. In linea con questo impegno, l’azienda ha recentemente potenziato la sua iniziativa sperimentale di intelligenza artificiale, Woolaroo, che consente agli utenti di apprendere le lingue indigene a rischio di estinzione.
Per ulteriori approfondimenti e dettagli, visita la fonte originale.
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