La demo giocabile di Final Fantasy VII Rebirth è una specie di miscuglio in termini di grafica, ma ha il sopravvento sull’ultima voce principale della serie in termini di numero di pixel e prestazioni.
Intervenendo durante l’ultimo episodio del podcast DF Direct Weekly, John Linnemann del Digital Foundry ha commentato alcuni aspetti tecnici della demo, confermando che il conteggio dei pixel nella modalità Performance della demo è 1440p, che è superiore a quello della modalità Performance di Final Fantasy XVI. Le prestazioni non sono state misurate, ma sembrano più stabili rispetto all’ultimo capitolo principale della serie.
Sebbene la modalità Qualità possa sembrare instabile, rispetto alla modalità Prestazioni, non sembra soffrire di alcun problema, secondo le prime analisi del Digital Foundry, poiché la sensazione di instabilità è causata da una serie di motivi, tra cui il motion blur per oggetto, la illuminazione brillante e, soprattutto, passaggio direttamente dalla modalità Performance alla modalità Qualità.
Commentando i problemi visivi della demo di Final Fantasy VII Rebirth, Digital Foundry ha ribadito come le immagini sfocate in modalità Performance siano causate da una pipeline di post-elaborazione a bassa risoluzione. Purtroppo questo non sembra essere l’unico problema, dato che la demo presenta una qualità delle texture non uniforme, soprattutto per quelle usate per creare un ambiente naturale e una distanza ridotta per le ombre a cascata.
Poiché la demo di Final Fantasy VII Rebirth è basata su una vecchia build del gioco, alcuni di questi problemi potrebbero essere già stati risolti nella versione di lancio. Tuttavia, nonostante questi problemi, il secondo capitolo della trilogia si preannuncia un gioco straordinario, come evidenziato da Kai nella sua anteprima .
Final Fantasy VII Rebirth verrà lanciato su PlayStation 5 il 29 febbraio in tutto il mondo.
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