Panoramica
- Dandadan e Jujutsu Kaisen presentano temi comuni, in particolare per quanto riguarda gli spiriti maledetti e gli yokai, creando un potenziale intrigante per un crossover.
- Nonostante le nette differenze di tono, immaginare una narrazione del tipo “Cosa succederebbe se?” potrebbe fondere efficacemente le due serie.
- Le linee temporali e le complessità della trama impediscono un crossover canonico, ma un one-shot autonomo o un’animazione video originale (OVA) potrebbero effettivamente collegare entrambi gli universi.
Jujutsu Kaisen e Dandadan rappresentano due titoli di spicco nel panorama manga odierno. I fan tracciano spesso parallelismi tra la miscela unica di fantascienza, horror e commedia di Yukinobu Tatsu e l’intensa narrazione soprannaturale di Gege Akutami. Tuttavia, i collegamenti tra queste serie possono giustificare un evento crossover?
Sia Dandadan che Jujutsu Kaisen condividono temi fondamentali, in particolare quelli associati agli spiriti maledetti e agli yokai. Sorprendentemente, gli autori di entrambe le serie sembrano avere influenze simili, in particolare una comune ammirazione per Chainsaw Man di Tatsuki Fujimoto . Mentre un crossover su vasta scala presenta potenziali conflitti, un ipotetico scenario “What If?” potrebbe prestarsi bene a questo esperimento narrativo.
Temi compatibili in Dandadan e Jujutsu Kaisen
La caratterizzazione di Dandadan come successore spirituale di Jujutsu Kaisen non è infondata, date le loro somiglianze narrative. Entrambe le serie intrecciano fenomeni paranormali come elemento centrale della trama. Le storie passate delle rispettive entità (yokai in Dandadan, derivati da traumi irrisolti, e spiriti maledetti in JJK, nati dai sentimenti negativi dell’umanità) dimostrano un’intrigante sinergia narrativa.
Esaminando le abilità dei protagonisti si rivelano ulteriori parallelismi; ad esempio, i poteri psichici di Momo Ayase sono strettamente correlati alle tecniche maledette esercitate dagli stregoni jujutsu. Inoltre, le trasformazioni yokai di Okarun e Aira riecheggiano i poteri acquisiti da Yuji Itadori, in particolare dopo essere diventati il veicolo di Sukuna. Anche l’eccentrico personaggio Turbo Granny, uno yokai intrappolato in una statua di gatto che lo chiama, richiama il personaggio di Panda di JJK.
Tuttavia, esistono anche notevoli differenze. Dandadan pende di più verso elementi comici, mentre Jujutsu Kaisen impregna la sua storia di toni più cupi, particolarmente visibili nei momenti intensi dell’arco narrativo di Shibuya Incident. L’umorismo di Dandadan spesso spinge i confini sociali (con non poca dose di battute volgari), in contrasto con lo stile narrativo più serio di JJK.
Un’altra divergenza significativa nasce dall’incorporazione di temi extraterrestri da parte di Dandadan, che presenta una sfida nel fondere il suo ambito narrativo con la vasta tradizione di Jujutsu Kaisen. Tuttavia, questo aspetto unico potrebbe fungere da ancora creativa, suggerendo che la bizzarra tecnologia aliena potrebbe aprire la strada al ritorno di personaggi amati dai fan come Junpei e Nanami in un crossover.
Il legame di Akutami con Chainsaw Man
Il creatore di Dandadan ha lavorato come assistente a Chainsaw Man
Sebbene le connessioni tematiche sembrino promettenti, la fattibilità di un crossover dipende molto dalla collaborazione dietro le quinte. Sfortunatamente, c’è una limitata interazione diretta tra Gege Akutami, la mente dietro JJK, e Yukinobu Tatsu, il creatore di Dandadan. Tuttavia, si possono notare accenni di connessioni indirette.
In particolare, Akutami ha espresso la sua ammirazione per il creatore di Chainsaw Man, Tatsuki Fujimoto, riflettendo sui sentimenti di invidia per la sua abilità narrativa in Jujutsu Kaisen: The Official Character Guide:
“Ogni volta che leggo uno dei loro manga, divento tutto geloso, tipo, ‘Ah, merda, merda. Esistono, esistono! Ci sono persone che sanno scrivere grandi storie, non importa cosa’”.
Inoltre, Tatsu è stato direttamente coinvolto nella creazione di Chainsaw Man come assistente di Fujimoto. Un momento cruciale nella carriera di Tatsu si è svolto durante una vivace discussione con Fujimoto e il vicedirettore capo di Shonen Jump, Shihei Lin, che ha rappresentato l’impulso per lo sviluppo di Dandadan da parte di Tatsu.
Sfide di un crossover Canon
Il caso di un one-shot o OVA
Mentre l’eccitazione che circonda un crossover Dandadan x Jujutsu Kaisen è palpabile tra i fan, estendere questa narrazione oltre un one-shot o un OVA standalone sembra poco pratico. Diversi ostacoli narrativi impediscono la possibilità di una fusione canonica.
La barriera più evidente risiede nelle linee temporali contrastanti; la trama di JJK si è conclusa, mentre Dandadan continua a evolversi. I retcon in una serie affermata come JJK, in particolare considerando le sue complesse morti di personaggi, pongono sfide significative. Inoltre, l’introduzione di incontri con gli alieni solleverebbe domande sull’esistenza della stregoneria jujutsu alla luce di tali eventi. Sarebbe implausibile supporre che gli utilizzatori di jujutsu possano semplicemente ignorare un’incursione aliena.
Quindi, una narrazione “What If?” non solo accetterebbe queste libertà autoriali, ma permetterebbe anche dinamiche di crossover senza aderire ai vincoli della tradizione consolidata. I personaggi potrebbero riemergere o evitare del tutto i loro destini originali, concedendo la libertà agli eroi e ai cattivi di entrambe le serie di impegnarsi in interazioni emozionanti.
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