Spiegazione: le ragioni dietro il rifiuto di Muzan di tornare umano in Demon Slayer

Spiegazione: le ragioni dietro il rifiuto di Muzan di tornare umano in Demon Slayer

Kibutsuji Muzan incarna la codardia attraverso la sua spietata manipolazione degli altri per raggiungere i suoi obiettivi, spesso a spese delle vite intorno a lui. Una ricerca personale di immortalità, radicata in un’infanzia tormentata, alimenta la sua implacabile spinta al potere. Le esperienze infantili di Muzan hanno plasmato non solo i suoi istinti di sopravvivenza, ma anche il suo profondo desiderio di trascendere la mortalità.

Nonostante i progressi compiuti da Tamayo nella creazione di una cura per la demonizzazione, Muzan persiste nel suo disprezzo per l’umanità. Aspira ad ascendere alla divinità, sforzandosi di diventare l’essere per eccellenza. Tuttavia, le complessità dell’avversione di Muzan per la vita umana si estendono oltre una mera ricerca dell’immortalità nel mondo di Demon Slayer.

Come l’infanzia di Muzan ha plasmato il suo futuro

Le lotte della prima infanzia alimentano un desiderio inestinguibile di perfezione

La moglie di Ubuyashiki Kagaya
Incontro tra Muzan e Ubuyashiki
Muzan arrabbiato
Bambino Muzan

Il desiderio ardente di sopravvivenza di Muzan può essere fatto risalire ai suoi anni di formazione, notoriamente segnati dalla sua esperienza di pre-morte alla nascita, quando fu dichiarato morto a causa dell’assenza di segni vitali. Dimostrando una straordinaria resilienza, persino da neonato, lottò contro il destino stesso, rifiutando la prospettiva della cremazione mentre la morte incombeva minacciosamente. Questo incontro precoce con la mortalità alimenta un desiderio insaziabile di sconfiggere la morte.

Sebbene Muzan sia riuscito a sfidare le probabilità, la morte ha continuato a perseguitarlo. Diagnosticato con una malattia terminale che prometteva di reclamare la sua vita prima che compisse vent’anni, il capitolo 127 riassume le sue lotte, dove confessa di aver sofferto immensamente solo per prolungare la sua esistenza, un’indicazione della sua disperazione per sfuggire alla morte.

Le avversità che Muzan affrontò durante l’infanzia sembrano aver influenzato profondamente la sua psiche, contribuendo alla sua duratura volontà di vivere. Sopravvivendo in uno stato così vulnerabile, sviluppò una profonda paura della morte che spinse la sua ricerca di longevità mentre lottava contro la mortalità.

Mentre Muzan possiede innegabilmente un forte istinto di sopravvivenza, la minaccia perpetua della morte stimola una costante ansia riguardo alla sua mortalità. La sua ricerca apparentemente insaziabile della perfezione complica ulteriormente la sua esistenza; non è disposto ad accettare alcuna forma di imperfezione, spingendolo a cercare uno stato di essere immacolato, quasi divino.

Il rifiuto di Muzan deriva dal suo desiderio di vivere

Per sempre nella paura della morte, Muzan cerca la vita eterna

Battaglia finale
L'ultimo tentativo di Muzan
La gioia di Muzan
Muzan affronta la realtà
Saga Arco della battaglia finale
Capitoli 140 – 205
Sottoarchi Arco di Infinity Castle e Sunrise Countdown

Il primo confronto di Muzan con Ubuyashiki Kagaya svela intuizioni critiche sulle sue ambizioni. Lo sfondo dell’arco narrativo di Asakusa accenna alla sua fissazione per l’immortalità, ma questo incontro mette alla prova la sua comprensione dell’eternità e dell’esistenza personale.

L’unica cosa che odio è il “cambiamento”.Cambiamenti nelle circostanze. Cambiamenti nel corpo. Cambiamenti nelle emozioni. Nella maggior parte dei casi, ogni cambiamento è “degrado”.È declino. L’unica cosa che mi piace è la permanenza. Se qualcosa non cambia per un’eternità, è in uno stato perfetto.

Fin dalla sua introduzione, il narcisismo di Muzan è evidente. La sua instancabile ricerca della perfezione si estende al suo aspetto fisico e al suo carattere, che ritiene debbano rimanere incontaminati mentre lotta per l’immortalità. Oltre un millennio come demone lo ha reso apparentemente immutabile nella forma e nel comportamento, privo di connessioni emotive, poiché dà priorità all’acquisizione della vita eterna rispetto a qualsiasi esperienza umana.

Quando si confronta con la Droga Anti-Kibutsuji, l’istinto immediato di Muzan è di negarne gli effetti, poiché simboleggia un’accettazione della mortalità a cui si oppone con tanta veemenza. In un momento di vulnerabilità, riflette sui suoi scambi passati con Ubuyashiki, rivelando crepe nel suo stoico aspetto esteriore.

  • Fin da bambino, Muzan cercò di sfuggire alle grinfie della morte.
  • Dopo essersi trasformato in un demone, Muzan si percepì invincibile.
  • La sua fissazione nel raggiungere la perfezione lo spinge a cercare incessantemente il Giglio Ragno Blu, che gli promette un’esistenza eterna.

Ubuyashiki ha una visione contrastante dell’eternità, suggerendo che la vera immortalità risieda nelle emozioni e nei ricordi condivisi tra le persone, un concetto radicato nell’eredità duratura del Demon Slayer Corps. Crede che questi sentimenti trascendano la mortalità, stabilendo una forma di esistenza eterna.

La reazione immediata di Muzan è il rifiuto; ritiene che la permanenza corporea sia fondamentale. Emotivamente distaccato, manca di empatia o compassione, riducendo le persone a meri strumenti per le sue ambizioni. Tuttavia, quando si trova di fronte all’incombente spettro della morte, Muzan lotta con la futilità della sua esistenza mentre trasferisce i suoi poteri e le sue emozioni su Tanjiro, creando infine un successore destinato a portare avanti la sua eredità.

Sono una creatura perfetta, infinitamente vicina alla perfezione.

Questo atto disperato sottolinea l’incessante ricerca di Muzan per sfuggire alla mortalità. Sebbene la morte lo perseguiti da tempo, non ha mai preso in considerazione un ritorno all’umanità. Piuttosto, si è circondato di persone più deboli di lui, il che dimostra ulteriormente la sua avversione alla vulnerabilità guidata dalla paura. Le sue aspirazioni divine sono in netto contrasto con la realtà della sua fragile esistenza, messa in pericolo dalla luce del sole.

Il netto rifiuto di Muzan di abbracciare l’umanità deriva dalla sua avversione per la morte, ma quando si confronta con gli ideali di Ubuyashiki, inizia a vacillare mentre la fine si avvicina. In un ultimo, futile atto per raggiungere l’immortalità, tenta di incanalare la sua essenza in Tanjiro, ma alla fine si rivela vano.

Demon Slayer è ora disponibile per lo streaming su Crunchyroll.

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