
Trasmesso per la prima volta in Giappone nel 1974, Space Battleship Yamato ha segnato un momento rivoluzionario per l’industria degli anime. Questa serie di 26 episodi non solo ha stabilito il punto di riferimento per battaglie drammatiche e intricati archi narrativi dei personaggi, ma ha anche stabilito un’estetica distintiva all’interno del genere fantascientifico, influenzando produzioni future come Gundam e Macross. Il suo impatto sul medium ha ispirato innumerevoli creatori, tra cui l’acclamato Hideaki Anno, noto per il suo lavoro pionieristico su Neon Genesis Evangelion.
In un notevole gesto di omaggio, Anno sta attualmente guidando la Space Battleship Yamato Complete Record Exhibition, che si terrà a Tokyo dal 15 al 31 marzo. I partecipanti potranno ammirare una straordinaria esposizione di rara arte di produzione, tra cui cel di animazione e progetti meccanici, insieme a mostre speciali che raccontano la duratura eredità della saga Yamato, che continua a evolversi con la serie in corso, Be Forever Yamato: Rebel 3199.
Riflessione personale di Anno sul progenitore degli anime giapponesi
Un omaggio a Yamato dal creatore di Evangelion

Nel condividere le sue riflessioni sulla mostra, Hideaki Anno ha espresso la sua profonda gratitudine:
“Gli anime giapponesi hanno avuto inizio con Space Battleship Yamato, trasmesso il 6 ottobre 1974, mezzo secolo fa. Non credo che sarei la persona che sono oggi se non avessi incontrato quest’opera epocale in quel periodo.”

“Come espressione di gratitudine, rispetto e rimborso per l’enorme debito di gratitudine e influenza che Yamato ha avuto sulla mia vita, vorrei lasciare in eredità ai posteri il più possibile dei materiali esistenti di Space Battleship Yamato. Attraverso questa mostra di tutti i record, spero che quante più persone possibili possano vedere, conoscere, ricordare e condividere l’eccitazione nei loro cuori con il mondo intero”.
L’impegno di Anno nel preservare l’eredità culturale dell’intrattenimento giapponese è evidente. Di recente, durante una sessione con la bipartisan Manga, Anime, and Game Parliamentary Association (MANGA) nella Dieta nazionale giapponese, ha proposto la creazione di un museo dedicato all’archiviazione della storia degli anime e alla conservazione di oggetti di scena di iconiche serie tokusatsu come Godzilla e Super Sentai.
L’impatto duraturo di Yamato sugli anime
Un’eredità che continua a vivere





Creata grazie agli sforzi collaborativi del produttore Yoshinobu Nishizaki e del mangaka Leiji Matsumoto, Space Battleship Yamato rappresenta l’incursione inaugurale seria del Giappone nell’anime di fantascienza. A differenza dei suoi predecessori, come Astro Boy e Speed Racer, che si rivolgevano a un pubblico più giovane, Yamato ha aperto nuove strade rivolgendosi a spettatori più grandi. La serie ha ottenuto consensi internazionali quando è stata presentata per la prima volta negli Stati Uniti negli anni ’80 come Star Blazers, svolgendo un ruolo fondamentale nell’accendere i primi fandom degli anime e facilitando la successiva ascesa alla ribalta del genere.
Anche per coloro che non hanno guardato Space Battleship Yamato, la sua eredità è inconfondibile: la sua influenza può essere rintracciata nelle acclamate opere di Anno, tra cui Evangelion e Nadia: The Secret of Blue Water. Si spera che la prossima mostra Yamato di Anno raggiunga alla fine i lidi internazionali, consentendo alle nuove generazioni di apprezzare una serie che ha profondamente plasmato l’evoluzione degli anime.
Fonte: Fumetto Natalie
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