La Commissione Europea ordina ad Apple di cessare le pratiche illecite di geo-blocking
Nel 2018, i legislatori europei hanno implementato il Regolamento sul geo-blocking per garantire che individui e aziende all’interno dell’UE/SEE abbiano pari accesso a vari beni e servizi. Questo regolamento riguarda tutte le piattaforme di app che funzionano all’interno del Mercato unico dell’UE, in particolare l’Apple App Store e il Google Play Store.
Sviluppi recenti: notifica di Apple
Oggi, la Commissione Europea ha formalmente notificato ad Apple di cessare di impegnarsi in pratiche di geo-blocking ritenute proibite all’interno dei suoi storefront digitali, che comprendono App Store, Apple Arcade, Music, iTunes Store, Books e Podcast. Apple ha ora il compito di allineare le sue operazioni alle severe normative anti-geo-blocking dell’UE.
Risultati dell’indagine
Questa direttiva è il risultato di un’indagine coordinata condotta dalle autorità nazionali della Direzione generale per l’ispezione economica del Belgio, della Bundesnetzagentur tedesca e della Commissione per la concorrenza e la protezione dei consumatori dell’Irlanda, tutte sotto gli auspici della Commissione europea. L’indagine ha scoperto diverse pratiche restrittive che colpiscono i consumatori in tutta l’UE/SEE:
- Accesso online: Apple Media Services offre diverse interfacce utente su misura per specifici paesi all’interno dell’UE/SEE. Gli utenti possono accedere solo all’interfaccia collegata al paese del loro account Apple registrato, presentando barriere significative al cambio, che viola le leggi anti-geo-blocking dell’UE.
- Metodi di pagamento: per gli acquisti effettuati tramite Apple Media Services, i consumatori sono limitati a utilizzare metodi di pagamento emessi nel Paese del loro account registrato, limitando così le transazioni transfrontaliere.
- Restrizioni al download: l’App Store proibisce agli utenti di scaricare applicazioni disponibili in altre nazioni UE/SEE. Questa restrizione impedisce ai consumatori di accedere alle app mentre viaggiano o risiedono temporaneamente in altri stati membri, il che è contrario alle normative.
I prossimi passi per Apple
Ora ci si aspetta che Apple risponda a queste conclusioni e adotti misure definitive per correggere i problemi di geo-blocking identificati. Se il gigante della tecnologia non dovesse ottemperare, le autorità europee sono pronte a implementare misure normative per far rispettare il regolamento sul geo-blocking.
Sarà fondamentale osservare la risposta di Apple a questa situazione e le misure che adotterà per allineare le proprie pratiche agli standard dell’UE.
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