
Nel contesto delle persistenti tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti, è stata concessa una momentanea tregua al settore tecnologico. Ciò riguarda in particolare prodotti come smartphone, laptop e dispositivi indossabili. Tuttavia, recenti dichiarazioni dell’amministrazione Trump indicano che questo sollievo potrebbe essere di breve durata. L’esenzione tariffaria reciproca del 125% dovrebbe durare solo pochi mesi, con il ritorno delle tasse su vari prodotti tecnologici previsto nel prossimo futuro.
Esenzione temporanea dai dazi per Apple: cosa succederà?
In precedenza, abbiamo segnalato che l’agenzia statunitense per la protezione delle dogane e delle frontiere (CBD) ha introdotto alcune esenzioni dalle ingenti tariffe doganali imposte dal Presidente Trump, in particolare per quanto riguarda un dazio reciproco del 125% sulle merci importate dalla Cina, oltre al dazio globale standard del 10%.Queste esenzioni includevano principalmente articoli come smartphone, computer portatili, hard disk, processori e chip di memoria.
Se le esenzioni non fossero state concesse, Apple si sarebbe trovata ad affrontare un’impressionante tariffa totale del 145%, che comprende sia la tariffa reciproca del 125% che un’ulteriore imposta del 20% sul fentanyl, sottolineata dal Presidente Trump nel suo account su Truth Social. Attualmente, l’aliquota effettiva è del 20%, ma il Segretario al Commercio Howard Lutnik ha definito l’attuale esenzione “non un’esenzione permanente”.
In un’intervista ad ABC News, Lutnik ha fatto luce sulla situazione, affermando che il settore tecnologico riceverà particolare attenzione in merito ai futuri dazi. Ha affermato che prodotti come l’iPhone saranno soggetti a ulteriori controlli, riecheggiando le parole di Trump sulla necessità di rivedere l’industria dei semiconduttori e l’intera filiera dell’elettronica nell’imminente revisione dei dazi.
Gli esperti ritengono che nei prossimi mesi o due l’amministrazione Trump svelerà una strategia tariffaria su misura per il settore tecnologico. Probabilmente sarà inferiore all’attuale 125%, ma potenzialmente superiore alle tariffe precedenti. Per Apple, questo scenario in evoluzione suggerisce che la dipendenza dalla produzione e dai componenti cinesi potrebbe non essere più sostenibile. L’azienda potrebbe orientarsi verso l’approvvigionamento da paesi come India e Vietnam, oltre a incrementare significativamente gli investimenti in queste regioni.
Attualmente, Apple ha avviato la produzione in Vietnam, in particolare con il lancio del nuovo MacBook Air M4 e del Mac Studio M3 Ultra. Tuttavia, la produzione rimane limitata rispetto alle ampie capacità produttive della Cina. Restate sintonizzati per aggiornamenti sull’evolversi della situazione.
Lascia un commento