Dune: Part Two è finalmente uscito ed è acclamato da fan e critici come il capolavoro fantascientifico di Denis Villeneuve. Seguendo Paul Atreides di Timothee Chalamet mentre si unisce ai Fremen per cercare vendetta sugli Harkonnen per aver distrutto la sua famiglia, il film è una festa visiva che sfrutta appieno tutte le sue caratteristiche IMAX e la grande costruzione del mondo.
Tuttavia, una delle scene più sorprendenti di Dune: Parte Seconda è stata la sequenza monocromatica in bianco e nero ambientata sul pianeta Harkonnen, Giedi Prime. I fan in particolare sono rimasti molto colpiti da questa scena, e anche se potresti pensare che l’unica ragione per cui è stata girata in bianco e nero fosse per offrire una fiera visiva, in realtà c’è un significato più profondo dietro.
Denis Villeneuve rivela perché Giedi Prime di Dune: Part Two è stato girato in bianco e nero
Anche se Dune: Parte Uno presentava Giedi Prime, siamo stati trattati solo con scene ambientate all’interno del pianeta. Dune: Parte Due, tuttavia, fa un ulteriore passo avanti e mette in mostra anche gli spazi aperti, collocando la grande e sinistra introduzione di Feyd-Rautha Harkonnen di Austin Butler in una fossa di battaglia.
È qui che vediamo che l’esterno del pianeta è completamente in bianco e nero. Ciò è dovuto all’illuminazione naturale del sole di Giedi Prime che crea questo effetto, ma il regista Denis Villeneuve ha rivelato un ragionamento molto più profondo e simbolico dietro.
In un’intervista con Letterboxd, Villeneuve ha rivelato di voler concentrarsi sulla natura fascista e totalitaria del pianeta in Dune: Part Two. Dato che Giedi Prime era fortemente disconnesso dalla natura, Villeneuve pensava che uno schema di colori monocromatico avrebbe aiutato a rappresentarlo molto bene. Ecco cosa ha detto:
“Giedi Prime è un mondo di plastica, un mondo artificiale tagliato dalla natura, un ambiente totalitario in cui il sovrano è fascista. E ho pensato che questa idea di sottrarre colore al loro mondo direbbe qualcosa sul loro modo di pensare. E mi è venuta l’idea che la luce del sole sarà monocromatica in bianco e nero”.
Il fatto che gli Harkonnen vengano mostrati anche come creature pallide e vampiriche, aiuta certamente a significare l’essenza dietro la brutalità della gente del pianeta.
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