DOOM: The Dark Ages riduce le esigenze di spazio di archiviazione e accelera i tempi di consegna con RTGI

DOOM: The Dark Ages riduce le esigenze di spazio di archiviazione e accelera i tempi di consegna con RTGI

Rivoluzionare lo sviluppo dei giochi con Ray Tracing e Path Tracing

L’integrazione delle tecnologie di ray tracing e path tracing sta apportando notevoli progressi nello sviluppo di videogiochi. Un recente case study di id Software, presentato in DOOM: The Dark Ages, evidenzia efficacemente questi miglioramenti.

Come discusso da Digital Foundry nel suo ultimo podcast, id Software ha tenuto un’avvincente presentazione al SIGGRAPH 2025, che ha sottolineato le capacità della tecnologia di illuminazione globale utilizzata nel suo motore grafico id Tech 7. Questa tecnologia è stata dimostrata per la prima volta nell’acclamato Indiana Jones and The Great Circle, sviluppato da MachineGames, poco prima del lancio di DOOM: The Dark Ages all’inizio di quest’anno. La presentazione non solo ha sottolineato i miglioramenti visivi ottenuti con questa nuova tecnologia, ma ha anche dimostrato come la Real-Time Global Illumination (RTGI) abbia avuto un impatto positivo sul processo di sviluppo del gioco.

Grazie a RTGI, id Software è riuscita a ridurre notevolmente i tempi di pre-calcolo richiesti per ogni livello, oltre a ridurre lo spazio su disco, le esigenze di archiviazione di rete e i tempi di elaborazione, in particolare se confrontati con le tecnologie di illuminazione più datate. Questa semplificazione dei flussi di lavoro testimonia la crescente popolarità del ray tracing e del path tracing tra gli sviluppatori di videogiochi.

Tuttavia, l’affidamento esclusivo a RTGI crea una barriera per i giocatori che utilizzano hardware più datato, limitando l’accesso a titoli recenti come DOOM: The Dark Ages e Indiana Jones and The Great Circle. Nonostante questi vincoli, i vantaggi tangibili nello sviluppo di videogiochi derivanti dall’adozione delle tecnologie di ray tracing probabilmente ne incoraggeranno un’implementazione più ampia in tutto il settore. Ad esempio, all’inizio di quest’anno, Nicolas Lopez di Ubisoft ha affermato che il gioco Assassin’s Creed Shadows avrebbe richiesto ben 2 TB di dati di illuminazione e quasi due anni di sviluppo se avesse utilizzato le tecniche di Assassin’s Creed Unity.

Sebbene la tecnologia RTGI contribuisca allo splendore visivo di DOOM: The Dark Ages, il gioco si distingue per i suoi meriti. La sua campagna coinvolgente e il gameplay interattivo lo rendono un investimento valido, nonostante i miglioramenti del ray tracing.

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