
Doctor Who ha subito numerose trasformazioni sin dal suo inizio nel 1963, passando dall’era classica all’attuale fase di re-reboot avviata da Ncuti Gatwa nel 2023. Tra gli episodi più importanti di Doctor Who ci sono quelli che incorporano abilmente elementi della sua ricca storia, armonizzando diverse ere per soddisfare sia i fan di lunga data che i nuovi arrivati. Mentre il reboot ha effettivamente raggiunto questo obiettivo, rimane il potenziale per ulteriori miglioramenti.
Un metodo avvincente per collegare le trame classiche e contemporanee è attraverso il ritorno di personaggi iconici. Il Maestro ne è un esempio brillante; un personaggio la cui presenza ha permeato la serie sin dal suo inizio. Ogni volta che riappare, gli sceneggiatori riescono a infondergli nuova vita. Nel corso della serie, il Maestro si è manifestato in molteplici incarnazioni. Tuttavia, per massimizzare davvero l’impatto del personaggio, lo show dovrebbe prendere in considerazione di tornare alla rappresentazione tradizionale che non si basa sulla rigenerazione.
Coerenza del Maestro nell’era classica
Rappresentazioni limitate nel classico Doctor Who





Nella serie classica, mentre il Dottore si è impegnato in numerose rigenerazioni, lo stesso non si può dire per The Master.Inizialmente interpretato da Roger Delgado fino alla sua scomparsa nel 1973, il personaggio è stato temporaneamente sostituito da alcuni sostituti non descrittivi prima che Anthony Ainley subentrasse nel ruolo nel 1981. Di conseguenza, c’erano solo due attori che hanno incarnato The Master in modo ricorrente durante l’intera serie classica di Doctor Who, mentre il reboot ne ha introdotti quattro volte quel numero.
Perché Sacha Dhawan dovrebbe tornare come The Master
Forte intesa con il dottore di Ncuti Gatwa





Sebbene le ultime stagioni abbiano introdotto vari candidati per assumere il ruolo di The Master, sembra probabile che il personaggio riemergerà nel prossimo futuro. Quando arriverà quel momento, la serie potrebbe scegliere di reintegrare Sacha Dhawan piuttosto che optare per un attore diverso. Questa strategia non solo risuonerebbe tra i fan fedeli che hanno familiarità con il recente riavvio, ma eviterebbe anche di sopraffare gli spettatori con un’altra iterazione di The Master. Tale mossa è in linea con l’approccio classico di Doctor Who alla continuità dei personaggi.
La sopravvivenza del Maestro: un caso contro la rigenerazione
Non c’è bisogno di rifare il Master





Fondamentalmente, il Maestro non è morto nell’universo di Doctor Who, eliminando la necessità di una rigenerazione per reintrodurlo. Tradizionalmente, il Dottore ha affrontato il Maestro in situazioni di vita o di morte, con conseguenti rigenerazioni forzate. Tuttavia, le circostanze in *The Power of the Doctor*, in cui il Maestro se n’è andato appena prima della scena di rigenerazione di Jodie Whittaker, forniscono una ragione logica per cui è tornato senza bisogno di un recast. Ciò stabilisce un nuovo precedente, deviando dal recasting ripetuto osservato con varie incarnazioni del Dottore.
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