Den Of Thieves 2: Recensione di Pantera – Perché il sequel di Gerard Butler non è all’altezza di un film di rapina emozionante

Den Of Thieves 2: Recensione di Pantera – Perché il sequel di Gerard Butler non è all’altezza di un film di rapina emozionante

Ricordate l’epoca d’oro dei film di rapina, in cui personaggi accattivanti e trame avvincenti regnavano sovrani? Sfortunatamente, Den of Thieves non è riuscito a raggiungere questo ideale e il suo sequel, Den of Thieves 2: Pantera , non riesce a riscattare il franchise. Mentre il sequel tenta di introdurre la suspense anziché l’azione pura, un cambiamento che potrebbe essere visto come positivo, l’esecuzione lascia molto a desiderare. L’approccio raffinato produce meno grinta e violenza rispetto al suo predecessore, ma non riesce a fornire contenuti coinvolgenti, risultando in definitiva in un film che sembra tiepido e deludente nonostante la sua promettente premessa.

Uno sguardo più da vicino alla relazione tra Nick e Donnie

Sviluppo del personaggio insufficiente

Scena d'azione da Den of Thieves 2
O'Shea Jackson Jr. nella tana dei ladri 2
Personaggio di Den of Thieves 2
Gerard Butler nella tana dei ladri 2
Gerard Butler e O'Shea Jackson Jr.

Il sequel fa rivivere i personaggi di Nick e Donnie, interpretati rispettivamente da Gerard Butler e O’Shea Jackson Jr., introducendo al contempo una moltitudine di nuovi volti. Tra questi, Evin Ahmad brilla come Jovanna, la confidente di Donnie, portando una presenza accattivante che alla fine sembra sprecata a causa di una sceneggiatura poco brillante realizzata dallo scrittore e regista Christian Gudegast. Il suo personaggio, ricco di potenziale, manca deludentemente di profondità, poiché la narrazione non riesce a svilupparla oltre un’ombra di complessità.

Nonostante queste carenze, un momento di connessione nasce quando Nick decide di allearsi con Donnie per un furto di diamanti ambientato sullo sfondo del World Diamond Center in Francia. Con il suo mondo che crolla, avendo perso il lavoro, la famiglia e la stabilità finanziaria, Nick non vede altra scelta che unire le forze con Donnie. Questa collaborazione porta ad alcune delle scene più coinvolgenti del film, in particolare un momento in cui i due personaggi si legano durante un pasto dopo essere stati espulsi senza tante cerimonie da uno yacht.

Occasioni mancate in Den of Thieves 2

Nonostante tutta la sua ambizione, Pantera sottosfrutta la chimica tra i suoi protagonisti, lasciando gli spettatori desiderosi di un’esplorazione più forte del loro cameratismo. Le performance in generale mancano di dinamismo, gettando un’ombra sui momenti migliori del film. Mentre ci sono sprazzi di interesse per mantenere l’attenzione del pubblico, Gudegast sembra perdere opportunità di elevare aspetti più fantasiosi della trama. Per molti versi, Den of Thieves 2 sembra una pallida imitazione del franchise Fast and Furious , privo del carisma che potrebbe rendere piacevoli le sue assurdità.

Un problema significativo risiede nel tono serio del film, che spesso inibisce gli elementi giocosi che avrebbero potuto renderlo più coinvolgente. Uno sviluppo più forte dei personaggi avrebbe migliorato la storia, consentendo un investimento più profondo nel fatto che Donnie e la sua squadra abbiano successo o meno. A un certo punto, due personaggi scompaiono dalla narrazione solo per riapparire più avanti nel film, una scelta narrativa che manca drammaticamente il bersaglio, poiché non ha una preparazione sufficiente per avere un impatto.

Aggiungere qualche sequenza più ricca di azione avrebbe potuto mitigare i problemi di ritmo prevalenti durante le quasi due ore e mezza di durata del film. Con la storia che sembra gonfia e l’attesa per la rapina che si trascina, la narrazione fa fatica a mantenere un senso di urgenza. Sebbene il film accenni alla possibilità di un altro sequel, manca della passione e della coerenza narrativa essenziali per rivitalizzare l’interesse per un franchise che sembra naufragare.

Den of Thieves 2: Pantera arriverà nei cinema il 10 gennaio, con una durata di 144 minuti e una classificazione R per linguaggio scurrile, violenza, riferimenti a droga e contenuti sessuali.

Fonte e immagini

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