
Si dice che DeepSeek si stia avventurando nel settore dei semiconduttori, con l’ambizione di sviluppare chip proprietari di intelligenza artificiale (IA) per migliorare le sue capacità di calcolo.
Una nuova frontiera: la ricerca di chip AI interni da parte di DeepSeek
Negli ultimi mesi, DeepSeek ha fatto passi da gigante, evolvendosi da un progetto parallelo a un attore formidabile nel panorama globale dell’intelligenza artificiale, in particolare con l’introduzione dei suoi modelli avanzati di grandi linguaggi (LLM).Questa emersione ha permesso all’azienda di competere efficacemente con entità consolidate come OpenAI, in particolare i suoi rinomati modelli GPT. Nonostante i precedenti report affermassero che DeepSeek aveva difficoltà con risorse di elaborazione limitate, ulteriori risultati hanno contraddetto questa narrazione. Secondo DigiTimes, l’azienda sta ora valutando attivamente lo sviluppo dei propri chip di intelligenza artificiale, allineandosi a una tendenza crescente tra le principali aziende di intelligenza artificiale che perseguono iniziative simili.
Sebbene i dettagli sullo sviluppo dei chip di DeepSeek rimangano scarsi, le indiscrezioni interne suggeriscono che l’azienda ha avviato una significativa campagna di reclutamento per specialisti di semiconduttori per guidare il progetto. Tuttavia, il percorso per creare chip AI è irto di sfide, in particolare per quanto riguarda la complessa catena di fornitura richiesta per la produzione di semiconduttori. Per le aziende cinesi, l’ostacolo principale è l’accesso alle tecnologie avanzate dei semiconduttori, soprattutto alla luce delle sanzioni globali prevalenti. Attualmente, l’accesso di DeepSeek è ampiamente limitato a fonti locali come SMIC, che sono notevolmente indietro rispetto ai progressi globali dei semiconduttori.

Attualmente, si ritiene che DeepSeek possieda circa 10.000 GPU AI NVIDIA “specifiche per la Cina” H800 e altri 10.000 chip H100 di fascia alta, per un totale di risorse computazionali del valore di quasi 1 miliardo di dollari. Sebbene l’azienda affronti restrizioni commerciali imposte dagli Stati Uniti, queste sfide non hanno ostacolato in modo significativo il suo progresso. Sembra che DeepSeek abbia mantenuto l’accesso ad apparecchiature paragonabili ai suoi concorrenti, potenzialmente sfoggiando risorse aggiuntive non divulgate. Inoltre, l’azienda sta anche utilizzando carichi di lavoro di inferenza sui chip AI Ascend di Huawei, mostrando il suo portafoglio tecnologico diversificato.
Nonostante le sue dimensioni più ridotte rispetto a giganti come OpenAI, l’esplorazione di DeepSeek della produzione interna di chip è un’iniziativa encomiabile, in quanto potrebbe migliorare la diversità nel settore dell’intelligenza artificiale. La domanda fondamentale, tuttavia, è se DeepSeek possa avanzare con successo alla fase di implementazione di questa ambizione.
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