
Attenzione: questo articolo contiene spoiler su Challengers of the Unknown #2!
La rivitalizzazione di DC Challengers of the Unknown
La DC Comics ha recentemente affrontato una significativa svista relativa a uno dei suoi team più duraturi: i Challengers of the Unknown. Sebbene non possano godere della stessa ampia fama della Justice League o dei Titans, questo iconico gruppo ha un’eredità leggendaria all’interno dell’universo DC. Con l’uscita del loro titolo attuale, il secondo numero segna una svolta cruciale, rettificando un problema di lunga data che persiste sin dall’inizio del team.
La narrazione degli sfidanti nel numero due
Prima del lancio della loro serie in corso, i Challengers of the Unknown sono apparsi per l’ultima volta in The Outsiders. Nel secondo numero, la trama alterna abilmente lo scenario attuale che coinvolge la Challenger June Robbins e Batman che indagano su un’isola misteriosa, e flashback che evidenziano il passato di June come CEO di una nota azienda di robotica. Inoltre, questo numero rivisita le origini degli stessi Challengers, quattro uomini che, dopo essere sopravvissuti a un incidente aereo, hanno dedicato la loro vita ad affrontare l’ignoto.È anche parallelo al viaggio di June, raffigurando la sua sopravvivenza da un tragico incidente che ricorda ciò che hanno dovuto affrontare i Challengers.




Il posto dei Challengers nella storia dei fumetti
Una squadra nata da un’epoca unica
Sebbene Jack Kirby sia spesso riconosciuto come il creatore dei Challengers of the Unknown, è in corso un dibattito sulla portata della sua paternità esclusiva. Questo team, uno dei primi della DC, apparve per la prima volta durante l’alba della Silver Age dei fumetti. Creati appena prima dell’emergere della Marvel Age, i Challengers possono essere visti come un’esplorazione preliminare che prefigurava la formazione dei Fantastici Quattro. Con il loro sfondo di cattivi di alto concetto, come Ultivac, il team personificava l’ottimismo dell’epoca secondo cui la scienza poteva risolvere qualsiasi situazione difficile, rispecchiando le aspirazioni di altri eroi della Silver Age come Flash e Atom.
June Robbins, che ha un ruolo centrale in Challengers of the Unknown #2, ha la particolarità di essere il primo membro femminile di questa squadra, anche se ci sono voluti anni prima che il suo contributo venisse riconosciuto formalmente. Ha fatto il suo debutto nel numero 7 di Showcase del 1959, dove è stata considerata solo una Challenger onoraria. Quest’ultimo numero riconosce il suo ruolo significativo nell’incidente dell’Ultivac, che l’ha portata a collaborare con membri iconici come Rocky, Ace, Morgan e Red. Dopo essere stata messa da parte per anni, a June è stata finalmente concessa la piena appartenenza, uno status che mantiene ancora oggi.
Rettificare la negligenza storica
Riconoscimento di June Robbins come pioniera della scienza
Challengers of the Unknown #2 apporta una correzione sostanziale, evidenziando gli straordinari risultati scientifici di June Robbins, attribuendole il merito esclusivo di aver sviluppato Ultivac, una delle intelligenze artificiali più avanzate dell’universo DC. La capacità di questo personaggio di creare una tale tecnologia enfatizza la sua brillantezza e sottolinea i sacrifici che ha fatto per unirsi ai Challengers, che sono paralleli a quelli delle sue controparti maschili.
Questa narrazione intreccia persino la storia personale di June nella tragedia che ha forgiato la squadra. Illuminando le somiglianze tra le storie delle origini di June e dei Challengers, il team creativo rafforza il legame tra le loro narrazioni, affermando che June è capace e meritevole del suo posto tra i suoi pari tanto quanto Rocky e Ace. Sebbene ci sia voluto molto tempo prima che la DC lo riconoscesse all’interno della propria tradizione, il cambiamento è un riconoscimento significativo e dovuto di June Robbins come membro integrante dei Challengers of the Unknown.
Challengers of the Unknown #2 è ora disponibile nelle fumetterie, segnando un momento storico per questa amata squadra e i suoi fan.
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