Il ritorno di Stu e Roman in Scream 7 potrebbe rivelare le motivazioni di Ghostface? Supporto questo concetto

Il ritorno di Stu e Roman in Scream 7 potrebbe rivelare le motivazioni di Ghostface? Supporto questo concetto

Panoramica di Scream 7: la necessità di un nuovo motivo

  • Per evitare ridondanze, Scream 7 deve introdurre un movente unico e coinvolgente per l’assassino di Ghostface.
  • Una popolare teoria dei fan propone un’imitazione di Ghostface, che trae ispirazione dagli assassini originali Stu e Roman.
  • Il potenziale ritorno di Stu e Roman potrebbe approfondire la narrazione esplorando il trauma affrontato dai personaggi Sidney e Gale.

Da appassionato di lunga data del genere horror, credo che Scream 7 debba dare priorità alla creazione di un movente convincente per Ghostface. Il franchise è spesso stato criticato per aver riciclato trame simili. Nei primi tre capitoli, la vendetta di Ghostface contro la ragazza finale Sidney Prescott (Neve Campbell) era un tema centrale. Nel frattempo, i film da Scream 4 a Scream 6 hanno cambiato focus, con vari killer di Ghostface fissati sull’infamia.

Con l’imminente uscita di Scream 7, la mia speranza è che il film presenti un motivo affascinante e fresco per Ghostface.È emersa un’intrigante teoria dei fan, che suggerisce un collegamento con personaggi di film precedenti, cosa che trovo particolarmente emozionante.

Esplorando una teoria dei fan: il motivo dietro Ghostface

urlo joel mchale e ghostface

Un utente di Reddit, @LunarTules, ipotizza che la nuova incarnazione di Ghostface potrebbe trarre ispirazione dalle azioni degli assassini originali, Stu Macher (Matthew Lillard) e Roman Bridger (Scott Foley).Hanno spiegato:

“il Ghostface che vediamo in questo film sarà costantemente preso in giro come Stu e Roman. Cioè, se i personaggi lo trattano come se fossero attaccati da un Ghostface fantasma, il film vi terrà con il fiato sospeso.”

La teoria suggerisce la possibilità di un killer imitatore o di killer che idolatrano il modus operandi degli assassini originali e mirano a replicare i loro atti infami sull’unica sopravvissuta del franchise. Ciò potrebbe potenzialmente portare a una narrazione in cui la nostra amata ragazza finale affronta un tropo comune: le ragazze finali spesso incontrano la loro fine man mano che una serie procede, specialmente prima di saltare lo squalo.

Il concetto di riportare in vita Stu e Roman (che siano vivi o solo frutto dell’immaginazione dell’assassino) consente a Scream 7 di rendere omaggio alle sue radici. Ciò non solo fornirebbe false piste, tenendo gli spettatori sulle spine con colpi di scena emozionanti, ma renderebbe anche il ritorno significativo per i fan. I flashback con questi assassini del passato potrebbero aumentare la posta in gioco emotiva, costringendo personaggi chiave come Sidney e Gale Weathers (Courteney Cox) ad affrontare il loro trauma storico.

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Questa teoria sottolinea l’importanza di Sidney Prescott come personaggio centrale. Inoltre, Scream 7 potrebbe offrire un metacommento intelligente sull’evoluzione delle ragazze finali dei film horror. Con sei voci precedenti che hanno già esaminato il genere, solleva la domanda: quale nuova prospettiva può fornire Scream 7? Un dialogo tra personaggi che mettono a confronto varie ragazze finali iconiche, da Nancy Thompson (Heather Langenkamp) in A Nightmare On Elm Street a Grace (Samara Weaving) nel prossimo sequel di Ready Or Not, potrebbe aggiungere livelli di profondità e coinvolgimento per il pubblico.

Scoprire le motivazioni di Stu Macher e Roman Bridger

Roman Bridger sembra serio in Scream 3

Nel film inaugurale di Scream del 1996, sia Stu Macher che Roman Bridger erano spinti principalmente dalla loro vendetta contro Sidney Prescott. Mentre Stu partecipava insieme alla mente Billy Loomis (Skeet Ulrich), è evidente che ha seguito l’esempio di Billy piuttosto che escogitare piani propri. Al contrario, Roman, introdotto in Scream 3, cercava vendetta derivante da anni in cui aveva nascosto la sua identità di fratellastro di Sidney.

Uscito 25 anni fa, Scream 3 ha un significato nostalgico e Scott Foley ha espresso la sua emozione nell’interpretare Roman in un’intervista esclusiva con People. Ha condiviso approfondimenti su come non fosse a conoscenza della vera identità del suo personaggio, ovvero Ghostface, fino all’inizio delle riprese:

“Non so se ero felice o sorpreso, ma è stato un momento così specifico per me. E penso in parte perché avere quel tipo di informazioni come attore può aiutarti, e capisco perché me le hanno tenute nascoste all’inizio. Ma è stato emozionante, sì. E ancora oggi, ancora oggi, sono ancora [tipo], ‘Ehi, eri l’assassino in Scream 3.’ Non ne avevo idea.È così bello.”

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