Classifica dei 7 personaggi anime moralmente ambigui più popolari

Classifica dei 7 personaggi anime moralmente ambigui più popolari

Nel mondo degli anime, i concetti di bene e male possono apparire piuttosto semplici. I protagonisti indossano tipicamente colori vivaci e brillanti, mentre gli antagonisti tendono a nascondersi in angoli oscuri. La giustizia sembra emergere vittoriosa il più delle volte. Tuttavia, la verità è che i personaggi più intriganti spesso si trovano nelle complesse zone grigie che si trovano tra queste definizioni nette.

Questi personaggi compiono scelte che stimolano una profonda riflessione; decisioni che suscitano emozioni contrastanti di giustificabilità e condanna. Possono uccidere per la pace, mentire per amore o adottare comportamenti abominevoli per proteggere coloro a cui tengono. Alcuni personaggi partono con nobili intenzioni solo per vacillare lungo il cammino, mentre altri nascono dall’oscurità e si sforzano di sperimentare l’essenza dell’essere umano.

Questa lista presenta individui poliedrici, profondamente imperfetti e tragicamente comprensibili. Le loro azioni ci spingono ad affrontare interrogativi difficili: l’intenzione ha forse più valore del risultato? L’istinto di sopravvivenza giustifica gli atti di violenza? In definitiva, cosa significa incarnare la “bontà”?

7. Ratto grigio maleducato

Mushoku Tensei: Reincarnazione senza lavoro

Mushoku Tensei - Rudeus Greyrat

Rudeus Greyrat si distingue come un protagonista fortemente polarizzante. Dopo essere morto da NEET recluso, rinasce in un mondo fantastico, conservando tutti i suoi ricordi passati. Questa premessa unica getta le basi per una narrazione ricca di complessità morali, mentre il protagonista si sforza consapevolmente di rimodellare la propria vita, pur lottando con errori passati e desideri persistenti.

Fin dall’inizio, Rudeus mostra difetti significativi, in particolare nelle sue interazioni con le donne durante la prima stagione, che hanno suscitato numerose perplessità tra i fan. Queste tendenze creano una divisione nel pubblico: alcuni lo vedono come un personaggio che lotta sinceramente per la redenzione, mentre altri lo percepiscono come qualcuno che abusa della sua seconda possibilità.

Ciononostante, Rudeus è intenzionalmente concepito per sfidare l’archetipo del modello di ruolo; il suo sviluppo rappresenta il fulcro della storia. Entro la seconda stagione, soprattutto durante l’arco narrativo del labirinto e il suo matrimonio con Sylphiette, gli spettatori assistono a una maturazione sottile ma fondamentale. Impara a sacrificarsi, ad assumersi le proprie responsabilità e ad ampliare il proprio raggio d’azione oltre le mere motivazioni egoistiche. La narrazione non si sottrae all’affrontare le sue precedenti malefatte; anzi, le evidenzia. Affronta il suo disturbo da stress post-traumatico, lotta con disfunzioni indotte dal trauma e combatte una profonda paura dell’abbandono in un mondo ostile che rispecchia le sue complessità.

Questa dualità – essere allo stesso tempo peccatore e salvatore – rende Rudeus un personaggio moralmente ambiguo per eccellenza. Né interamente buono né interamente malvagio, incarna l’essenza stessa dell’umanità. In un genere spesso popolato da eroi archetipici e malvagi mostruosi, il suo personaggio ha una profonda risonanza.

6. Alucard

Canto dell’Inferno

Alucard, l'anticattivo di Hellsing

Alucard è un vampiro che non cerca redenzione; piuttosto, abbraccia la sua natura mostruosa, scegliendo di incanalarla come forza contro il male. Legato a Integra Hellsing, dà la caccia senza sosta alle minacce per l’Impero Britannico, dai ghoul ai vampiri malvagi, portando a termine i suoi compiti con brutale efficienza.

Nonostante il suo potere schiacciante, è la volontà di Alucard di servire Integra a dire il vero sul suo carattere. Si lascia controllare e dimostra una pazienza incrollabile, aspettando ordini, anche da un mortale che trema in sua presenza.

Le profondità del suo carattere si dispiegano più avanti in Hellsing, quando il suo passato viene svelato. Un tempo noto come Vlad l’Impalatore – Dracula in persona – sacrifica la sua libertà in nome di uno scopo, ma non si tratta di una ricerca di redenzione; piuttosto, è una ricerca di uno scopo.

Laddove i cattivi possono vantarsi della loro superiorità morale, Alucard riconosce la sua natura dannata. Questa consapevolezza, ironicamente, lo rende più onorevole di molti che si illudono di essere giusti.

5. Sasuke Uchiha

Naruto

Sasuke Uchiha, Naruto

Per tutta la serie Naruto, Sasuke si distingue come un personaggio che non è un semplice cattivo, ma che rimane distaccato da qualsiasi schieramento che non siano i suoi interessi.

Unico sopravvissuto a un massacro di clan, la sua vita è dominata dalla sete di vendetta contro il fratello Itachi. Questa ossessione lo porta a recidere i legami con il suo villaggio, culminando in un’alleanza con Orochimaru, nemico di Konoha, che segna ogni mossa come un deliberato atto di tradimento.

Tuttavia, tutto cambia quando si scopre la vera natura delle azioni di Itachi, rivelando che il massacro era una missione segreta ordinata dai capi del villaggio. Questa rivelazione sconvolge ulteriormente la moralità di Sasuke, indirizzando il suo odio verso Konoha stessa. Dichiara coraggiosamente la sua intenzione di diventare un cattivo se ciò significa creare un futuro migliore.

Pertanto, la sua ribellione non è priva di scopo. Sasuke si aggrappa a un’ideologia distorta: raggiungere la pace attraverso il controllo autoritario. Dopo la Quarta Grande Guerra Ninja, suggerisce di assassinare i Cinque Kage per imporre un governo univoco, un’idea tanto tirannica quanto pragmatica.

4. Spike Spiegel

Cowboy Bebop

Spike Spiegel di Cowboy Bebop tiene in mano scatole di snack

L’arco narrativo di Spike Spiegel non è quello di un eroismo epico, ma piuttosto la rappresentazione della sopravvivenza nel caos.

Dopo aver servito come assassino per il Sindacato del Drago Rosso, Spike finge la propria morte e si reinventa come cacciatore di taglie a bordo del Bebop. Tuttavia, il suo passato lo perseguita continuamente, principalmente attraverso i suoi legami con Vicious e Julia. A differenza degli eroi tradizionali, le motivazioni di Spike non sono la giustizia; combatte semplicemente perché evitare il suo passato non è più possibile.

Spesso percepito come indifferente ed emotivamente distaccato, il comportamento di Spike nasconde strati di dolore. Usa l’apatia come scudo contro i legami emotivi, in particolare con i suoi compagni di equipaggio, Faye e Jet, e questo deriva dalla sua convinzione che il domani sia un lusso che non può più permettersi, essendo già morto una volta.

Spesso si dedica a lavori umili che non fruttano grandi ricompense, combattendo battaglie in definitiva irrilevanti, il tutto fumando come se stesse contando il proprio destino. Eppure, quando i vecchi demoni si ripresentano, si fa avanti di sua spontanea volontà, brandendo un’arma, pienamente consapevole che potrebbe portarlo alla rovina.

Spike non cerca mai la redenzione; forse non l’ha mai desiderata. Percepisce un mondo irreparabile, in cui individui come lui sono destinati alla morte.

3. Decimo

Parata della morte

Coppia della Death Parade con Decim al bar Quindecim

Decim funge da arbitro, incaricato di valutare le anime umane dopo la morte, determinando se debbano essere reincarnate o gettate nel vuoto. Il suo ruolo apparentemente è privo di emozioni umane, ma è proprio così che è stato concepito.

In un sistema basato sulla semplicità, due anime defunte vengono portate in un bar enigmatico per partecipare a giochi che fanno riaffiorare i loro ricordi più oscuri. Osservando questi incontri, Decim osserva, valuta e infine decide il loro destino. Tuttavia, i suoi incontri con Chiyuki, una donna che mette in discussione la sua comprensione della moralità e dei sentimenti, lo costringono a riconsiderare il sistema stesso che sostiene.

Sebbene Decim non sia malvagio e non si compiaccia della sofferenza, la sua posizione di neutralità incarna una forma di crudeltà. Sottopone gli individui a condizioni estreme, sapendo che crolleranno, e usa questo per plasmare il loro destino eterno.

Alla fine, Decim inizia a provare emozioni autentiche, che lo portano ad abbandonare la rigidità della logica pura in favore dell’empatia. Il suo viaggio culmina in momenti di vulnerabilità: piange, sorride e sfida le regole stabilite.

2. Lelouch Lamperouge

Codice Geass

Lelouch Lamperouge di Code Geass

Lelouch vi Britannia incarna i complessi ruoli di un rivoluzionario, di un terrorista e di un tiranno autoproclamato. Ciononostante, afferma di essere motivato unicamente dal desiderio di proteggere sua sorella Nunnally e di realizzare un mondo più compassionevole.

Dotato del potere del Geass, che gli consente di esigere obbedienza da chiunque, Lelouch scatena una guerra contro il Sacro Impero Britannico, il regime stesso in cui è nato. Sotto le spoglie di Zero, diventa un faro di ribellione, ma i suoi metodi sono costellati di manipolazione, inganno e sacrificio di innumerevoli vite.

Forse il suo gesto più inquietante riguarda l’uso involontario del Geass che porta Eufemia, una principessa in cerca di pace, a massacrare innocenti. Invece di arrendersi alla disperazione, Lelouch sfrutta questa tragedia, usandola come fondamento per la sua rivoluzione.

Alla fine, Lelouch progetta lo Zero Requiem, in cui si carica addosso l’odio del mondo, presentandosi come l’archetipo del tiranno. In un colpo di scena straziante, orchestra la propria fine per mano del suo più stretto alleato.

Nei suoi ultimi istanti, Lelouch muore da cattivo, aprendo la strada alla pace che nascerà in sua assenza.

1. Ken Kaneki

Tokyo Ghoul

Ken Kaneki (Tokyo Ghoul)-1

L’evoluzione di Ken Kaneki in Tokyo Ghoul rappresenta una delle trasformazioni più strazianti della storia degli anime. Inizialmente un innocente studente di letteratura, si ritrova coinvolto in una violenta lotta dopo che un trapianto di organi fallito lo trasforma in un mezzo ghoul.

All’inizio, rifiuta risolutamente l’idea di uccidere, aggrappandosi ai suoi ideali umani. Tuttavia, la natura brutale del mondo dei ghoul, caratterizzata da istinti predatori, non lascia spazio a tale ingenuità. Dopo aver subito orribili torture per mano di Jason dei Clown, Kaneki crolla, sottolineando la sua trasformazione con drastici cambiamenti fisici: i suoi capelli diventano bianchi e i suoi vecchi ideali vanno in frantumi.

Eppure, nonostante la sua brutale ascesa al potere, Kaneki non rinuncia mai completamente alla sua umanità. Escogita rifugi sicuri per i ghoul più deboli e sceglie la pietà quando possibile, anche se le sue azioni portano alla violenza. Uccidere non è fonte di piacere per lui; diventa piuttosto un mezzo per proteggere coloro che ama.

In seguito, sotto l’identità di Haise Sasaki, esiste come investigatore di ghoul senza alcun ricordo del suo passato. Tuttavia, man mano che i ricordi riaffiorano, si confronta con la complessità della sua identità.È un mostro? Un uomo? O una fusione di entrambi?

Kaneki è ben lungi dall’essere un eroe tradizionale; è piuttosto un riflesso della sofferenza umana, incarnando il devastante incrocio tra gentilezza e crudeltà, rivelando quanto ambigui possano diventare i confini morali quando la sopravvivenza è in bilico.

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