Di recente, l’estensione Honey Chrome di PayPal ha scatenato polemiche dopo che sono emersi dei report che la accusavano di aver ingannato sia gli utenti che i creatori di contenuti. Inizialmente progettata per aiutare gli acquirenti a trovare e utilizzare i migliori codici coupon disponibili, Honey funzionava come uno strumento gratuito per gli utenti finali. Tuttavia, le rivelazioni degli influencer di YouTube hanno fatto luce su come la piattaforma abbia sfruttato sia gli utenti che i creatori di contenuti, innescando un forte calo di 3 milioni di utenti e portando a una class action contro PayPal.
Le conseguenze delle pratiche ingannevoli di Honey
Per chi non lo sapesse, l’attrattiva principale di Honey risiede nella sua promessa di offrire codici coupon e sconti ottimali per gli acquirenti online. Questa estensione di Chrome è diventata una risorsa di riferimento per i cacciatori di occasioni, facendo emergere in modo efficace codici promozionali senza alcun costo per gli utenti. Tuttavia, hanno iniziato a sorgere domande sul suo modello di fatturato, soprattutto data la strana assenza di addebiti diretti ai clienti. Dietro le quinte, Honey ha utilizzato tattiche subdole che gli hanno permesso di prosperare per anni senza essere scoperto.
Per rafforzare la sua presenza sul mercato, Honey ha investito molto in pubblicità, ottenendo il supporto di influenti YouTuber come MrBeast, Linus Tech Tips e MKBHD. In particolare, MKBHD ha svelato in un video recente i metodi sgradevoli impiegati dall’estensione Honey per la monetizzazione. Si scopre che Honey ha sfruttato i programmi di marketing di affiliazione a suo vantaggio, sostituendo spesso i link di affiliazione dei creatori di contenuti con i propri, in sostanza, sottraendo commissioni che spettavano di diritto ai creatori.
Questo comportamento non etico ha implicazioni sostanziali, soprattutto considerando l’immensa portata di pubblico di creatori come MKBHD e MrBeast, che insieme generano milioni di visualizzazioni. Come evidenziato in un recente video di MegaLag, la natura ingannevole dell’estensione Honey può danneggiare significativamente i guadagni finanziari dei creatori di contenuti.
Inoltre, gli utenti hanno segnalato un netto calo della qualità degli sconti offerti, il che suggerisce che Honey abbia cospirato con i rivenditori per oscurare codici coupon migliori a favore delle loro offerte preferite. Questo doppio sfruttamento sia dei consumatori che dei creatori di contenuti ha sollevato serie preoccupazioni etiche sulle pratiche commerciali di Honey.
In risposta al crescente clamore, Devin Stone, un avvocato e YouTuber americano noto come LegalEagle, ha avviato un procedimento legale contro PayPal. Stone definisce Honey come una “sanguisuga addormentata” che è sfuggita all’esame per troppo tempo. La class action è stata depositata il 29 dicembre presso la Corte distrettuale settentrionale della California, chiedendo danni che includono danni effettivi, consequenziali e punitivi, insieme a una richiesta di ingiunzione permanente contro queste pratiche ingannevoli. Inoltre, ha creato una piattaforma dedicata che esorta i colleghi creatori di contenuti a unirsi alla battaglia legale.
I creatori dicono che Honey è una truffa. Credono che Honey rubi ai creatori. Quindi, a nome dei creatori di tutto il mondo, ho intentato una class action per fermarlo.
Il video MegaLag ha ottenuto la sbalorditiva cifra di 14 milioni di visualizzazioni, provocando un esodo di massa dall’estensione Honey Chrome. Secondo i dati di The Internet Archive’s Wayback Machine, la base di utenti di Honey si è ridotta da 20 milioni a 17 milioni dopo l’uscita del video. Mentre Honey è alle prese con danni alla reputazione, la domanda urgente rimane: riconsidererà il suo modello di business e gli utenti continueranno a fare affidamento sull’estensione per gli sconti? Ti invitiamo a condividere i tuoi pensieri nella sezione commenti qui sotto.
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