Il prossimo tentativo di Blue Origin di far atterrare un razzo più grande del Falcon 9 di SpaceX su una nave

Il prossimo tentativo di Blue Origin di far atterrare un razzo più grande del Falcon 9 di SpaceX su una nave

Questo non è un consiglio di investimento. L’autore non ha alcuna posizione in nessuno dei titoli menzionati.

Blue Origin pronta a lanciare il nuovo razzo Glenn in competizione con SpaceX

Blue Origin, l’impresa spaziale fondata da Jeff Bezos, ha ufficialmente programmato il lancio del suo razzo pesante New Glenn per il 10 gennaio, segnando una scommessa cruciale nel panorama competitivo dell’aerospazio. Questo ambizioso tentativo mira a posizionare New Glenn come secondo razzo pesante operativo degli Stati Uniti, unendosi al Falcon Heavy di SpaceX nella sua capacità di trasportare oltre 44.000 libbre in orbita terrestre bassa (LEO). In particolare, questa finestra di lancio coincide con l’atteso Starship Flight 7 di SpaceX, che si vocifera abbia come obiettivo una data di lancio del 10 gennaio, sebbene SpaceX non abbia ancora confermato questo piano.

Lancio innovativo con la missione Pathfinder

Il volo inaugurale del New Glenn di Blue Origin comprenderà la missione Pathfinder, destinata a inviare carichi utili critici in orbita. Emulando il Falcon 9 di SpaceX, il razzo New Glenn sfrutta un booster di primo stadio progettato per atterrare su una nave drone dopo il lancio. Tuttavia, la tecnologia di Blue Origin supera quella del Falcon 9, in quanto è dotato di una potente spinta di 3,8 milioni di libbre, rispetto alle 1,7 milioni di libbre del Falcon 9. L’obiettivo del primo volo è di far atterrare con successo il booster al largo, un’impresa storica per un razzo di queste dimensioni.

In una recente dichiarazione, Blue Origin ha espresso fiducia, osservando che “far atterrare il booster al nostro primo tentativo al largo dell’Atlantico è un obiettivo ambizioso, ma ci stiamo provando”.

New Glenn di Blue Origin durante la lavorazione
Il New Glenn durante la lavorazione presso le strutture di Blue Origin. Immagine: Dave Limp/X

Una finestra di lancio strategica

La scelta del 10 gennaio posiziona inoltre strategicamente New Glenn per un decollo mattutino, un’ora dopo la mezzanotte, ora orientale. Al contrario, i voli di prova della Starship di SpaceX solitamente si svolgono più tardi la mattina, il che potrebbe consentire a New Glenn di partire per primo. La finestra temporale pianificata di tre ore per questo volo inaugurale indica che la tempistica è essenziale per Blue Origin.

Implicazioni per la sicurezza nazionale

A bordo del New Glenn ci sarà il payload Blue Ring Pathfinder, un prototipo progettato per la logistica orbitale da utilizzare da parte del Dipartimento della Difesa. Questa scelta sottolinea l’importanza della missione: un lancio di successo eleverà Blue Origin ai ranghi dei fornitori di servizi di lancio per la sicurezza nazionale, unendosi a società come SpaceX e United Launch Alliance (ULA) nel soddisfare i requisiti del Pentagono.

Test delle capacità avanzate

La missione ha anche un’importanza critica per lo sviluppo operativo di Blue Origin. Durante il volo, il team valuterà vari sistemi, tra cui le comunicazioni spazio-terra e i processi di raccolta della telemetria. Tuttavia, è importante notare che il carico utile del Pathfinder rimarrà protetto all’interno del secondo stadio del New Glenn per l’intera durata della missione di sei ore, concentrandosi sulle valutazioni del sistema piuttosto che sullo spiegamento.

Con l’avvicinarsi della data del lancio, la comunità aerospaziale attende con ansia i risultati di questo sforzo pionieristico. La competizione tra Blue Origin e SpaceX è pronta a plasmare il futuro dell’esplorazione spaziale e delle capacità di lancio commerciale.

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