
Cosa ti convincerebbe a continuare a usare Bing invece di passare a Google? Un banner promozionale che mostra le funzionalità di Microsoft Edge, una pagina progettata per assomigliare a Google o magari una barra di ricerca che suggerisce che le tue query potrebbero contribuire alle donazioni tramite Microsoft Rewards? Sorprendentemente, questo è l’approccio che Bing adotta quando cerchi “Google” mentre usi Edge.
Nel gennaio 2025, Windows Latest ha evidenziato una modifica significativa e alquanto controversa all’interfaccia utente di Bing.com. Questa modifica è diventata evidente quando gli utenti hanno cercato Google, portando Bing a implementare tattiche volte a convincere gli utenti a rimanere all’interno del suo ecosistema imitando il design di Google.
Inserendo “Google” nella casella di ricerca di Bing, mi sono imbattuto in una barra di ricerca aggiuntiva accompagnata da un’immagine animata di personaggi celebrativi, che ricorda lo stile distintivo della homepage di Google. Questa mossa strategica maschera abilmente Bing, dando agli utenti occasionali la sensazione di navigare ancora nel territorio familiare di Google.
La nuova strategia pubblicitaria di Bing promuove le donazioni alle organizzazioni no-profit per fidelizzare gli utenti
La precedente pubblicità che imitava l’interfaccia di Google è stata sostituita da una nuova tattica innovativa volta a catturare l’attenzione degli utenti quando cercano Google.

Come mostrato nello screenshot qui sopra, Bing presenta un noto annuncio pubblicitario che domina la pagina dei risultati di ricerca ogni volta che gli utenti cercano su Google. Questa volta, tuttavia, lo slogan è cambiato in: “Ogni ricerca su Microsoft Bing ti avvicina a una donazione gratuita per oltre 2 milioni di organizzazioni non profit”.
Con questo nuovo approccio, Bing non solo cattura l’essenza della casella di ricerca di Google, ma posiziona anche strategicamente i risultati organici di Google più in basso nella pagina. Agli utenti viene presentata una seconda barra di ricerca che ricorda molto l’interfaccia di Google, invogliandoli a rimanere su Bing piuttosto che passare a Google. Per rendere l’offerta ancora più allettante, Microsoft ha aggiunto una nota che sottolinea che le ricerche sulla sua piattaforma possono supportare donazioni benefiche.
Test recenti condotti da Windows Latest hanno rivelato che l’URL indirizza gli utenti a rewards.microsoft.com/redeem/donate?form=sdonate, che funge da endpoint per le donazioni.
Bing si integra perfettamente con Microsoft Rewards, il programma premi interno dell’azienda. Questo programma consente agli utenti di guadagnare punti attraverso l’utilizzo continuativo di Bing, che possono essere convertiti in donazioni per l’organizzazione non profit di loro scelta. Gli utenti che hanno effettuato l’accesso ai propri account possono trasformare i punti Rewards accumulati dalle loro ricerche in donazioni benefiche, il tutto senza alcun costo personale, poiché il programma è finanziato dal budget Rewards di Microsoft e dalle spese pubblicitarie.
Il potenziale a lungo termine della strategia pubblicitaria di Bing

Il modo in cui si percepiscono queste pubblicità è soggettivo: che le si etichetti come intelligenti, subdole o anticoncorrenziali, è probabile che la loro esistenza a lungo termine produca dei vantaggi per Microsoft.
Forse vi starete chiedendo quale sia la logica alla base di tutto questo. Nonostante Bing sia un motore di ricerca competente, Google ha sviluppato una posizione dominante nel panorama dei motori di ricerca.
Per la maggior parte degli utenti inesperti, la naturale inclinazione è quella di utilizzare Google o Chrome, in gran parte a causa della presenza monopolistica di Google. Molti utenti si sono abituati a utilizzare Google sui propri dispositivi mobili, associando il suo marchio a un affidabile reperimento di informazioni su Internet.
Le strategie promozionali di Microsoft potrebbero servire a far conoscere agli utenti le analoghe capacità di Bing. Chi è indifferente alla concorrenza del motore di ricerca probabilmente continuerà a utilizzare Bing, mentre altri potrebbero riconsiderare le proprie opzioni.
E tu? Preferisci Google a Bing o ad altri concorrenti? Sentiti libero di condividere le tue opinioni nei commenti qui sotto.
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