Big Ocean: il gruppo K-Pop per sordi rompe gli schemi dell’industria musicale

Big Ocean: il gruppo K-Pop per sordi rompe gli schemi dell’industria musicale

Big Ocean: pionieristica rappresentazione dei sordi nel K-Pop

Il 20 aprile 2024, i Big Ocean hanno fatto un debutto storico come primo gruppo K-pop interamente composto da artisti sordi e ipoudenti. La loro ascesa nell’industria musicale rappresenta un notevole passo avanti in termini di accessibilità e inclusione, sfidando i canoni convenzionali in un panorama altamente competitivo.

Incontra i membri pionieri

Il trio comprende Park Hyunjin (nome d’arte PJ), Lee Chanyeon e Kim Jiseok, ognuno con un’esperienza unica di perdita dell’udito. Hyunjin ha iniziato a perdere l’udito all’età di tre anni a seguito di una febbre alta; attualmente utilizza un impianto cocleare nell’orecchio sinistro e un apparecchio acustico in quello destro. Chanyeon, che ha iniziato a perdere l’udito a undici anni, ora ha impianti cocleari bilaterali, mentre Jiseok, nato con difficoltà uditive, comunica con apparecchi acustici e la lingua dei segni coreana.

Diversi background e carriere precedenti

Prima di dedicarsi alla musica, i membri dei Big Ocean si sono dedicati a diverse attività professionali non legate all’intrattenimento. Hyunjin ha guadagnato popolarità come YouTuber specializzato in disabilità uditive, Chanyeon ha lavorato come audiologo presso l’Ospedale Anam dell’Università della Corea e Jiseok ha messo in mostra le sue doti atletiche come sciatore alpino professionista con la squadra di sci paralimpico di Seoul.

Un ambiente artistico di supporto

Big Ocean è un progetto di Parastar Entertainment, la prima agenzia sudcoreana creata per supportare artisti con disabilità. Il gruppo ha dedicato un anno e mezzo a un intenso percorso di formazione, affinando le proprie abilità nel canto, nella danza e nella recitazione, oltre a padroneggiare tre forme di lingua dei segni: coreana, americana e internazionale.

Singolo di debutto e impatto sociale

Il loro singolo di debutto, “Glow”, rivitalizza il classico del 1998 “Hope” dell’acclamato gruppo K-pop di prima generazione HOT. Questo debutto coincide strategicamente con la Giornata delle persone con disabilità della Corea del Sud, rafforzando la loro missione di abbattere gli stereotipi e promuovere l’inclusività.

Tecniche di performance innovative

Per affrontare le sfide dell’esibirsi con problemi di udito, i Big Ocean si avvalgono di tecnologie all’avanguardia mai viste prima nel K-pop. I membri indossano smartwatch vibranti specializzati che forniscono segnali ritmici attraverso delicate pulsazioni sui polsi durante le esibizioni. Inoltre, utilizzano metronomi visivi a LED che emettono segnali flash sugli schermi per aiutare a mantenere la sincronizzazione. Il gruppo integra anche una tecnologia di conversione vocale basata sull’intelligenza artificiale per migliorare l’allenamento vocale e la qualità audio delle loro registrazioni.

Un’armoniosa miscela di arte

Le loro performance sono un’accattivante fusione di coreografie tradizionali K-pop e linguaggio dei segni, definendo un’identità artistica distintiva. Quando un membro esegue i segni in prima linea, gli altri coreografano i loro movimenti per garantire che il segno rimanga il punto focale, trasmettendo al contempo efficacemente il messaggio desiderato.

Riconoscimento globale e coinvolgimento dei fan

I Big Ocean hanno ottenuto un notevole successo internazionale, avendo recentemente completato il loro tour europeo inaugurale e venendo nominati “Rookie of the Month” di Billboard nel K-Pop. La loro community di fan, affettuosamente chiamata “Pado” (che in coreano significa “onda”), dimostra un supporto incrollabile imparando il linguaggio dei segni per rafforzare la comunicazione con il gruppo. Con un risultato straordinario, il trio si è assicurato un posto nella lista Forbes 30 Under 30 Asia 2025 nella categoria Intrattenimento e Sport.

Fonte e immagini

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