
Mentre i giocatori si immergono in Avowed, l’esplorazione del gioco dei concetti metafisici che circondano l’anima e il Dreamscourge risuona fortemente con i temi articolati dai poeti metafisici del XVII secolo. Questi poeti erano noti per i loro concetti intricati e per un’attenzione alla recitazione, piuttosto che alle sole qualità liriche. Questa influenza artistica traspare nel personaggio di Marius, uno dei compagni di Avowed, il cui concetto è ispirato da un verso toccante di *Devotions* di John Donne: “Nessun uomo è un’isola, intero di per sé; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto”.
Fortunatamente per i giocatori che potrebbero non avere familiarità con l’opera di Donne, comprendere il personaggio di Marius non richiede una conoscenza letteraria approfondita.È concepito come un solitario e un outsider complesso, ma esplorarne la profondità rivela una verità profonda: nessun individuo esiste in isolamento; ognuno è legato al mondo più ampio, incluso il suo paesaggio e il tessuto sociale. Ambientato sullo sfondo di The Living Lands, questo tema è eccezionalmente rilevante. Game Rant ha avuto un’illuminante discussione con Jay Turner, un senior narrative designer presso Obsidian Entertainment, su come Marius esemplifichi questa interconnessione.
Marius: Un pezzo del continente
Turner ha sottolineato la nozione fondamentale di “Nessun uomo è un’isola” in relazione a Marius quando ha affermato, “Marius è un solitario per molte ragioni, alcune delle quali scoprirai trascorrendo del tempo con lui. Il detto dice, ‘Nessun uomo è un’isola’, e questo vale anche per Marius.”Inizialmente, Marius potrebbe percepirsi come isolato; come un nano di montagna proveniente dalla remota Pargrun Keep nella regione Galawain’s Tusks di The Living Lands, si è adattato a un ambiente scarno e impegnativo. Questa natura selvaggia, considerata in gran parte inabitabile, ha dotato Marius di abilità di sopravvivenza che ha affinato durante i suoi viaggi, portandolo a vagare ampiamente ma senza un senso di appartenenza da nessuna parte.
Nonostante il suo isolamento autoimposto, Marius tende spesso la mano agli altri. Mentre descrive la sua motivazione per unirsi al protagonista, noto come The Envoy, emerge il suo orgoglio nel guidare gli altri attraverso i paesaggi pericolosi di The Living Lands. Turner sottolinea questa connessione, notando che la ragione iniziale di Marius per la cooperazione deriva dal desiderio di mantenere in vita The Envoy nella loro pericolosa spedizione:
“Nel gruppo, Marius è una voce esterna, spesso commentando seccamente cose che ritiene non necessarie per la sopravvivenza (consiglierà all’Inviato di smetterla di tuffarsi in oscuri sotterranei dove si faranno uccidere!) o offrendo una prospettiva esterna a situazioni sociali in cui la soluzione pratica non è necessariamente la migliore. Tra i compagni, Marius può essere lento a fidarsi e veloce a chiudersi in se stesso, ma come molte persone, una volta che trova “la sua gente”, diventano una famiglia”.
Attraverso questo viaggio di connessione, Marius sposta gradualmente la sua prospettiva dal vedere se stesso come un’entità isolata al riconoscere il suo ruolo all’interno del più ampio arazzo del continente. Man mano che la narrazione procede, diventa evidente che Marius è destinato a comprendere il suo posto non solo nelle Terre Viventi, ma anche come parte integrante della sua crescente compagnia. Inoltre, con l’influenza pervasiva del Dreamscourge che colpisce sia gli abitanti che il suolo stesso, la competenza di Marius è pronta a svolgere un ruolo cruciale nella ricerca della salvezza. Tuttavia, gli viene ricordato che non può raggiungere questo obiettivo da solo: non è solo un’isola; è intrinsecamente legato alle Terre Viventi e al viaggio collettivo del gruppo.
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