
Questo articolo non costituisce un consiglio di investimento. L’autore non detiene posizioni in nessuno dei titoli menzionati.
In quello che riflette le crescenti tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, Bloomberg ha riferito che la Cina sta esaminando attentamente l’App Store di Apple per presunte imposte eccessive commissioni. Questo annuncio segue una recente indagine antitrust avviata contro Google, che valuterà l’impatto della sua piattaforma Android sulle aziende cinesi, come Xiaomi e Oppo. Ora, la State Administration for Market Regulation (SAMR) sta valutando se le commissioni dell’App Store di Apple siano irragionevoli e se la sua politica di esclusione delle piattaforme di pagamento esterne dal suo ecosistema sia giustificata.
Possibili conseguenze per Apple in seguito al calo delle vendite di iPhone
La struttura delle commissioni dell’App Store di Apple, in particolare il taglio del 30% sugli acquisti in-app, ha scatenato polemiche nel settore tecnologico. Un caso degno di nota si è verificato nel 2020, quando Epic Games ha avviato una causa contro Apple dopo che il suo gioco di successo Fortnite è stato rimosso a causa dell’introduzione di opzioni di pagamento alternative.
Come dettagliato nel rapporto di Bloomberg, il SAMR sta valutando le pratiche di Apple, comprese le sue restrizioni sulle piattaforme di pagamento di terze parti. L’indagine è presumibilmente nella sua fase iniziale e, se le discussioni daranno risultati positivi, potrebbe non trasformarsi in un’indagine completa.

Questa rivelazione segue i recenti risultati finanziari di Apple per il primo trimestre fiscale, in cui sono stati riportati risultati contrastanti. Mentre Apple ha superato le aspettative di guadagno, è stato evidente un calo dei ricavi dalla Cina, un mercato significativo, con una diminuzione annuale segnalata dell’11%.Al contrario, i ricavi da altre regioni globali hanno mostrato una crescita durante lo stesso periodo.
Inoltre, anche le vendite di iPhone hanno subito un colpo, aggiungendosi alle sfide di Apple in Cina, che è il suo terzo mercato più grande. Tuttavia, l’azienda ha visto un aumento annuale del 13% nei suoi ricavi da servizi, che includono i ricavi dall’App Store. Qualsiasi azione normativa in Cina potrebbe potenzialmente ostacolare la crescita in questa divisione.
Gli analisti suggeriscono che la mancata risposta di Apple alle richieste del governo cinese potrebbe portare a un’indagine formale. Questa indagine potrebbe far parte di una strategia cinese più ampia per affrontare le dinamiche commerciali, in particolare in risposta alle misure dell’ex presidente Trump volte a ridurre i deficit commerciali. Nonostante le reazioni inizialmente smorzate alle tariffe di Trump, resoconti come questi indicano che la Cina potrebbe iniziare a implementare strategie che influenzano le aziende americane nel mezzo delle tensioni commerciali in corso con gli Stati Uniti.
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