
Apple ha adottato un approccio metodico nell’implementare il supporto RCS sulle sue piattaforme di messaggistica. Tuttavia, l’azienda non ha ancora dotato l’iPhone delle funzionalità essenziali di crittografia end-to-end. A marzo, Apple si è impegnata a integrare la messaggistica RCS con crittografia end-to-end nell’app Messaggi. Tuttavia, anche nella recente versione beta di iOS 26, i messaggi rimangono non crittografati end-to-end, esponendo così potenziali vulnerabilità di sicurezza. Le ultime versioni beta per sviluppatori di iOS 26, iPadOS 26, macOS 26 e watchOS 26 sono state rese disponibili per i test e gli utenti possono accedervi tramite l’app Impostazioni sui dispositivi compatibili.
I ritardi di Apple nell’implementazione della messaggistica RCS crittografata sollevano interrogativi sull’impegno per la privacy
L’introduzione della crittografia end-to-end per RCS è stata annunciata a marzo nell’ambito della versione 3.0 dell’RCS Universal Profile, che stabilisce uno standard globale per le funzionalità e le specifiche di messaggistica. Riconoscendo indirettamente l’adozione di questa versione aggiornata, Apple ha indicato il proprio allineamento alle moderne pratiche di privacy. Oltre alla crittografia, RCS versione 3.0 comprende una serie di funzionalità simili a quelle di iMessage, introdotte per la prima volta nella versione 2.7 dell’Universal Profile.
Molte di queste funzionalità sono in linea con quelle già disponibili in iMessage di Apple su iPhone, iPad e macOS. Inoltre, l’adozione degli standard RCS aggiornati apporterebbe notevoli vantaggi a tutti gli utenti, indipendentemente dal fatto che utilizzino piattaforme iOS o Android.
- Supporto Tapback nativo per i messaggi RCS senza soluzioni alternative
- Capacità di annullare l’invio dei messaggi
- Modifica i messaggi inviati in precedenza
- Risposte in linea
- Crittografia end-to-end per maggiore privacy e sicurezza
Google ha dedicato notevoli sforzi per convincere Apple a migliorare il supporto RCS su iPhone, ricorrendo persino a pubblicità e scherzi sarcastici. Alla fine, Apple ha riconosciuto che l’aggiunta del supporto RCS avrebbe migliorato la comunicazione per tutti gli utenti, compresi quelli iOS, consentendo interazioni più fluide con i dispositivi non iOS. Tuttavia, questa mossa implica anche una potenziale diluizione delle funzionalità esclusive di iMessage, che tradizionalmente attraggono una base utenti dedicata. Dal mio punto di vista, l’ecosistema Apple è più ampio del solo iMessage e l’integrazione del supporto per Android potrebbe arricchire l’esperienza utente complessiva. Ciononostante, è fondamentale riconoscere che iMessage conserva ancora una miriade di funzionalità esclusive, che probabilmente continueranno a evolversi nei prossimi aggiornamenti – funzionalità a cui le piattaforme di messaggistica Android potrebbero non accedere mai.
Apple ha integrato il supporto RCS iniziale con il rilascio di iOS 18, ma il supporto attuale include solo la versione 2.4. Il dibattito in corso tra bolle blu (iMessage) e bolle verdi (SMS/RCS) rimane acceso, senza una soluzione definitiva in vista a meno che Apple non cambi radicalmente la sua strategia e introduca iMessage su Android, uno scenario che sembra improbabile. Tuttavia, vale la pena notare che Apple potrebbe adottare la versione 3.0 nelle successive iterazioni della beta di iOS 26 o nella versione ufficiale, lasciando spazio all’ottimismo tra gli utenti.
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