
L’attesissimo iPhone 16e ha fatto il suo debutto, con una significativa innovazione: il modem C1 5G proprietario di Apple. Questo modem personalizzato è pubblicizzato come il chip baseband più efficiente che Apple abbia integrato nella sua gamma di iPhone fino ad oggi. Mentre le specifiche tecniche precise sono ancora in sospeso, le prime analisi rivelano che il modem C1 non supporta le reti mmWave. Questa assenza è in contrasto con il modem Snapdragon X75 5G, che alimenta l’intera serie iPhone 16 ed è noto per le sue eccezionali prestazioni di downlink e uplink.
Comprendere i limiti del modem C1 5G
In termini di capacità di rete, Apple è stata relativamente abbottonata sulle metriche delle prestazioni del modem C1. Il principale punto di forza sembra essere la sua efficienza energetica e la sua capacità di fornire una connettività 5G veloce e affidabile. Tuttavia, ciò che rimane irrisolto è il fatto che il modem C1 non supporta la tecnologia mmWave, che limita il potenziale per prestazioni wireless ad alta velocità disponibili con modem concorrenti come lo Snapdragon X75. Di conseguenza, i consumatori potrebbero trovarsi in svantaggio in termini di velocità e affidabilità della connettività.
“Ampliando i vantaggi del silicio Apple, C1 è il primo modem progettato da Apple e il modem più efficiente dal punto di vista energetico mai visto su un iPhone, che offre una connettività cellulare 5G veloce e affidabile. Il silicio Apple, incluso C1, il nuovissimo design interno e la gestione avanzata dell’alimentazione di iOS 18 contribuiscono tutti a una straordinaria durata della batteria.”

È essenziale notare che l’integrazione del supporto mmWave comporta più della semplice aggiunta di un altro chipset al dispositivo. Richiede un approccio meticoloso alla progettazione dello smartphone, incluso il posizionamento ottimale delle bande dell’antenna per ottenere il massimo throughput. Questo processo è complesso e necessita di test approfonditi per garantire sia affidabilità che prestazioni migliorate.
Un altro fattore che ha contribuito alla decisione di Apple di rinunciare al supporto mmWave potrebbe essere la distribuzione limitata di questa tecnologia in numerose regioni, principalmente a causa degli estesi aggiornamenti infrastrutturali che gli operatori devono intraprendere. Poiché si prevede che le 22 milioni di spedizioni previste di iPhone 16e provengano prevalentemente da mercati in via di sviluppo, Apple potrebbe aver concluso che l’investimento nella tecnologia mmWave non avrebbe prodotto un ritorno favorevole, soprattutto considerando il potenziale aumento dei costi di produzione. Poiché l’azienda si è astenuta dal fornire benchmark delle prestazioni per il modem C1, i consumatori dovranno attendere risultati di test completi per una comprensione più chiara delle sue prestazioni.
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