
Apple ha dovuto affrontare una forte reazione negativa in seguito all’annuncio della sua ultima versione migliorata di Siri, che avrebbe dovuto essere integrata nelle nuove funzionalità di intelligenza artificiale generativa di Apple Intelligence. Sfortunatamente per il colosso della tecnologia, numerose complicazioni hanno portato al rinvio di questo attesissimo lancio al prossimo anno. Mentre i consumatori si accalcavano per acquistare i modelli di iPhone 16 convinti di poter accedere alle nuove funzionalità di Siri, la notizia del ritardo ha provocato notevole frustrazione e delusione.
Emergono azioni legali collettive per presunto marketing ingannevole
Come conseguenza diretta del ritardo nell’implementazione delle funzionalità di Siri, Apple si trova ora ad affrontare diverse cause collettive. La prima, depositata presso un tribunale federale in California, sostiene che i ricorrenti non avrebbero effettuato l’aggiornamento a iPhone 16 se non fossero stati ingannati dalle pubblicità di Apple che promuovevano i miglioramenti promessi a Siri.
A complicare ulteriormente la situazione, Apple ha ritenuto necessario ritirare uno spot pubblicitario con Bella Ramsey, che metteva in risalto le nuove funzionalità dell’assistente vocale. I ricorrenti sostengono che la presentazione di queste funzionalità abbia creato un’immagine fuorviante, violando le leggi sulla pubblicità ingannevole e sulla concorrenza sleale. Secondo MacRumors, questa battaglia legale deriva da quelli che, a loro dire, sono stati impegni non rispettati da Apple prima del lancio dell’iPhone 16.
Oltre alla causa intentata in California, la scorsa settimana è emersa un’altra class action nella Columbia Britannica, in Canada. Sebbene Apple non abbia ancora fornito una risposta ufficiale a queste azioni legali, entrambe le cause chiedono all’azienda un risarcimento danni, che potrebbe comportare notevoli ripercussioni finanziarie, in attesa di ulteriori procedimenti legali.
Se i tribunali stabilissero che Apple ha adottato pratiche illecite, potrebbe essere tenuta a risarcire i membri della class action che hanno acquistato iPhone 16 con la presunta possibilità di sperimentare le nuove funzionalità di Siri, ora in ritardo. Al momento, non è stato ancora raggiunto alcun verdetto, ma continueremo a tenere informati i nostri lettori sull’evolversi della situazione. Restate sintonizzati per aggiornamenti su questa vicenda.
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