
Le informazioni qui fornite non costituiscono consulenza in materia di investimenti. L’autore non detiene posizioni in nessuno dei titoli azionari menzionati.
In una recente presentazione a una conferenza di Citigroup, il Chief Financial Officer di AMD, Jean Hu, ha rivelato che l’azienda non sta avviando la produzione di nuovi chip per i suoi prodotti destinati alla Cina, nonostante abbia ottenuto le necessarie licenze dall’amministrazione Trump. Insieme al Vicepresidente delle Relazioni con gli Investitori di AMD, Matthew Ramsay, ha illustrato le strategie dell’azienda in merito all’espansione del mercato dell’intelligenza artificiale (IA) e all’aumento dei costi associati alla produzione, nonché le relative implicazioni per l’aumento dei margini di profitto, un fattore essenziale che influenza l’andamento del titolo.
Il CFO di AMD evidenzia le prime fasi dello sviluppo dell’intelligenza artificiale senza commentare una possibile bolla
Il dialogo tra Hu e Ramsay all’evento di Citigroup ha toccato diversi argomenti critici. Analogamente a NVIDIA, anche AMD ha dovuto svalutare una parte del suo inventario di GPU destinate al mercato cinese a causa di complicazioni derivanti dalle restrizioni normative statunitensi.
Hu ha affermato che AMD non sta avviando la produzione di nuovi wafer per la GPU MI308, progettata specificamente per il mercato cinese. Il CFO ha sottolineato che l’azienda è concentrata sullo smaltimento delle scorte esistenti. I futuri investimenti in Cina dipenderanno dalla capacità dell’azienda di ottenere licenze per i prodotti di nuova generazione, come indicato da Hu.
Ramsay ha fornito spunti sul panorama competitivo in Cina, affermando: “Penso che ci sia una domanda di silicio per l’elaborazione dell’intelligenza artificiale in Cina maggiore rispetto alla capacità di produrlo localmente”.A causa delle sanzioni statunitensi, i produttori cinesi di semiconduttori si trovano ad affrontare notevoli limitazioni nella creazione di chip avanzati. Ad esempio, Huawei, la principale azienda tecnologica cinese, incontra difficoltà nell’approvvigionamento di chip all’avanguardia che coinvolgono tecnologia di origine statunitense. Ramsay ha affermato che, sebbene AMD sia ansiosa di soddisfare la domanda di chip per l’intelligenza artificiale in Cina, comprendere il panorama attuale si è rivelato difficile a causa delle continue fluttuazioni.
Durante la discussione, ai dirigenti di AMD è stato chiesto di un possibile eccesso di ordini di chip AI e delle preoccupazioni relative alla presunta bolla dell’AI. Hu ha sottolineato le spese in conto capitale degli hyperscaler nel secondo trimestre, affermando che ci sono “prove evidenti a favore dell’adozione dell’AI”.Ritiene che questi dati indichino non solo un miglioramento del ritorno sugli investimenti su diverse piattaforme, ma anche una maggiore produttività.
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