
Il viaggio per la creazione di The Godfather è segnato dai registi illustri che sono stati contattati prima che Francis Ford Coppola prendesse il timone. Inizialmente riluttante, Coppola considerava il romanzo di Mario Puzo privo della profondità richiesta per un adattamento significativo. Dopo averci ripensato, ha scoperto i ricchi elementi tematici incorporati nella storia, riconoscendola non solo come un film di gangster ma come un toccante dramma familiare che risuonava con le sue esperienze personali come parte di una famiglia italo-americana.
Questa nuova prospettiva è ciò che ha elevato Il Padrino al suo status leggendario, consentendogli di trascendere il genere poliziesco e di piacere universalmente al pubblico. Nonostante il suo successo finale, Coppola ha dovuto affrontare una significativa opposizione, poiché almeno altri otto registi sono stati inizialmente offerti come registi, molti dei quali hanno citato conflitti di programmazione o disagio per il contenuto violento della storia. Se uno di questi registi avesse accettato, l’eredità del film avrebbe potuto essere notevolmente diversa.
8 Sergio Leone

Sergio Leone fu la scelta iniziale della Paramount per la regia di Il Padrino, spinto dal desiderio di autenticità dopo che il precedente film sulla mafia dello studio, The Brotherhood, fu ritenuto un fallimento a causa del cast e della troupe non italiani (fonte: New York Times ).Leone, celebrato per i suoi capolavori nel genere spaghetti western, scelse di concentrarsi sul suo progetto, C’era una volta in America, che mirava a invertire la narrazione gangster di Hollywood. Purtroppo, questo film non sarebbe uscito fino al 1984, dodici anni dopo Il Padrino.
7 Pietro Bogdanovič

Il successivo sulla lista era Peter Bogdanovich, il cui disinteresse era persino maggiore di quello di Leone (fonte: The Guardian ).Ha liquidato il film senza coglierne il significato, essendo avverso al tema della mafia. Se fosse stato lui a dirigere, Bogdanovich avrebbe immaginato un Padrino molto diverso, accennando al casting di Edward G. Robinson per il ruolo di Don Vito Corleone.
In questo periodo, Bogdanovich stava vivendo un’impennata nella sua carriera in seguito all’acclamazione dei suoi film, tra cui Targets e The Last Picture Show, che ottennero candidature agli Oscar. Invece di dedicarsi a The Godfather, produsse le classiche commedie What’s Up, Doc? e Paper Moon, che ora sono amati film degli anni ’70.
6 Pietro Yates

Dopo Leone e Bogdanovich, Peter Yates ha ricevuto un’offerta prima che arrivasse a Coppola (fonte: CBS News ).Meglio conosciuto per l’iconico film Bullitt, Yates avrebbe probabilmente iniettato una prospettiva più orientata all’azione in Il Padrino. Le sue scelte stilistiche avrebbero trasformato i momenti chiave in spettacoli sensazionalistici, in contrasto con la rappresentazione sottile e concreta della violenza di Coppola.
5 Otto Preminger

Anche Otto Preminger rifiutò l’opportunità di dirigere Il Padrino. Figura di spicco a Hollywood, in particolare nel genere noir, la brillante carriera di Preminger includeva opere di grande impatto come Laura (1944).Se avesse mostrato interesse, Preminger avrebbe potuto sfidare i temi del film attraverso una narrazione eloquente, data la sua storia di lotta ai tabù sociali, dalla tossicodipendenza in L’uomo dal braccio d’oro ai temi della violenza sessuale.
4 Riccardo Ruscelli

Richard Brooks era un altro nome lanciato per la regia di The Godfather. Noto per le sue avvincenti narrazioni incentrate sui personaggi, Brooks ha avuto una carriera diversificata che spaziava dalla scrittura del classico noir The Killers alla regia di A sangue freddo. Brooks potrebbe aver offerto un’esplorazione approfondita dei ricchi personaggi dietro la facciata della mafia, simile alla visione finale di Coppola, assicurando che il film risuonasse ancora profondamente con il pubblico.
3 Francesco J. Schaffner

Un altro regista degno di nota che rifiutò il progetto fu Franklin J. Schaffner. Con una filmografia che abbraccia diversi generi, fu al timone di successi della critica come Il pianeta delle scimmie e Patton. Tuttavia, è concepibile che il suo approccio avrebbe potuto rendere Il Padrino più lento, rimuovendo parte dell’urgenza e dell’intensità che Coppola ha magistralmente creato nel suo film.
2 Costa Gavras

Anche il regista greco-francese Costa-Gavras è stato contattato, ma ha scelto di non dirigere Il Padrino. Meglio conosciuto per il thriller politicamente carico Z, che gli è valso un notevole successo, Costa-Gavras avrebbe probabilmente enfatizzato le correnti sotterranee politiche presenti nel film, offrendo una prospettiva molto diversa sulla criminalità organizzata rispetto a quella di Coppola, concentrandosi sul capitalismo e sulla corruzione piuttosto che sui legami familiari che sostengono la storia originale.
1 Arturo Penn

Infine, Arthur Penn, una figura chiave del movimento New Hollywood noto per Bonnie e Clyde, era anche un potenziale candidato per la regia di The Godfather. La sua capacità di ritrarre delicatamente personaggi complessi ha ridefinito l’eroismo nel cinema e potrebbe essersi prestata bene a un’interpretazione empatica della famiglia Corleone. La sua visione unica potrebbe aver aperto la strada a un’intrigante esplorazione della moralità, tracciando parallelismi tra i personaggi di The Godfather e i simpatici fuorilegge dei suoi lavori precedenti.
Questo sguardo ai percorsi di regia alternativi per Il Padrino non solo evidenzia l’eredità del film, ma sottolinea anche come lo stile unico di ogni regista avrebbe potuto plasmare un panorama cinematografico completamente diverso.Le fonti includono The Guardian e CBS News.
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