
Nel regno dei film horror, ci sono numerosi assassini le cui terrificanti personalità spesso rimangono oscurate da figure leggendarie come Michael Myers e Jason Voorhees. Mentre le icone classiche sono note per i conteggi sbalorditivi delle uccisioni, alcuni di questi personaggi trascurati eccellono nell’arte di creare paura e caos attraverso un approccio più intricato. Un esempio lampante è Damien di The Omen, che elimina meticolosamente coloro che si oppongono alle sue intenzioni malevole, spesso senza lasciare traccia del suo coinvolgimento.
Mentre il pubblico rimane innamorato dei cattivi senza tempo, una nuova ondata di killer horror sta catturando l’attenzione dei fan. Questi assassini contemporanei, che vanno dagli chef psicotici ai bambini sinistri, emergono come potenziali beniamini degni di riconoscimento. Il genere horror si evolve continuamente, rivelando nuove dimensioni di terrore che sia i fan di lunga data che i nuovi arrivati possono apprezzare.
10 Maria Grazia Chiuri
Silenzio mortale (2007)
In Dead Silence, il pubblico viene presentato a Mary Shaw, una ventriloqua vendicativa la cui tragica storia si dipana dopo che il suo omicidio è legato a un caso di scomparsa di un bambino. Il taglio della sua lingua e la successiva sepoltura insieme alle sue bambole segnano solo l’inizio della sua agghiacciante eredità. Mentre torna dalla tomba, Mary Shaw esige ingegnosamente la sua vendetta su coloro che le hanno fatto del male. La sua presenza inquietante e il suo oscuro motivo di ritorsione la stabiliscono come una delle più formidabili antagoniste femminili nell’horror.
Il suo stile distintivo di eliminazione delle vittime, tagliando loro la lingua in modo raccapricciante, riecheggia i classici tropi dell’horror, rafforzando al contempo il suo status di vendicatrice soprannaturale. Il personaggio di Mary Shaw, completo di una poesia da brivido, la colloca saldamente tra le figure iconiche dell’horror con la sua inquietante miscela di innocenza e minaccia.
9 Pennarello Rhoda
Il seme cattivo (1956)
Fin dalla sua uscita nel 1956, The Bad Seed si è guadagnato la reputazione di agghiacciante ritratto del male incarnato in un bambino. La narrazione si svolge attorno a Rhoda, una figlia apparentemente perfetta la cui madre inizia a sospettare il suo coinvolgimento nella morte di un orribile compagno di scuola. La capacità di Rhoda di mantenere una facciata di dolcezza mentre cova intenzioni oscure la rende una delle assassine più inquietanti del cinema horror.
Come maestra dell’inganno, il comportamento innocente di Rhoda smentisce il caos che porta, catturando il pubblico e rafforzando il suo status di spettro inquietante nel genere. La combinazione del suo fascino e delle sue capacità sinistre illustra il tema del male nascosto che si nasconde sotto un aspetto raffinato, rendendola un’aggiunta unica al panorama dell’horror.
8 Bugul
Sinistro (2012)
Bughuul, l’entità malevola del franchise Sinister, incarna l’essenza del terrore con i suoi insidiosi motivi. All’interno della cornice agghiacciante del film del 2012, una famiglia rimane intrappolata in una rete di orrore soprannaturale dopo aver scoperto una serie di inquietanti film snuff. La strategia di Bughuul è unica: manipola i bambini per commettere atti atroci contro le loro famiglie, reclamando infine le loro anime.
Il suo carisma oscuro lo rende uno degli assassini più vili dell’horror, poiché la discesa di ogni famiglia nella follia funge da documentazione per le vittime future. L’avvincente raffigurazione di Bughuul esplora i temi dell’innocenza corrotta, presentando una svolta da incubo sui classici tropi dell’horror.
7 Damiano
Il presagio (1976)
Damien, il bambino dell’Anticristo ritratto in The Omen, rappresenta l’inquietante idea che il male possa assumere una forma innocente. Uscito nel 1976, questo film mostra come un bambino possa alterare radicalmente la vita di coloro che lo circondano, mentre eventi inspiegabili e sinistri si svolgono sulla sua scia. Il suo sguardo mortale da solo sigilla il destino delle sue vittime, lasciando il pubblico alle prese con l’idea terrificante del male puro e incontaminato.
La giustapposizione dell’aspetto giovanile di Damien con le sue abilità oscure lo posiziona come una figura horror indimenticabile. Il suo personaggio solleva profonde domande sull’intersezione tra innocenza infantile e profonda malevolenza, rendendolo una presenza da batticuore sullo schermo.
6 Martino Lomax
The Human Centipede 2 (sequenza completa) (2011)
Nell’universo grottesco di The Human Centipede 2, Martin Lomax emerge come simbolo di follia e crudeltà. Il regista Tom Six usa un’estetica grintosa in bianco e nero per migliorare la narrazione inquietante del film e mettere in luce il comportamento contorto di Martin. Le sue metodologie sadiche e la totale mancanza di rimorso per le sue vittime mostrano un livello di orrore che supera i limiti convenzionali.
Dall’idea grottesca di un millepiedi umano ai suoi sinistri atti di tortura, Martin rappresenta una sfida anche per gli appassionati di horror più incalliti. La combinazione di tormento fisico e degradazione psicologica lo colloca tra i più memorabili cattivi horror del cinema moderno.
5 Chef Slowik
Il Menù (2022)
The Menu presenta un mix unico di horror e commedia, che mette in luce l’ossessione dello chef Slowik per l’arte culinaria. Mentre la storia si svolge in un esclusivo ristorante sull’isola, i commensali si rendono presto conto di essere invischiati in un sinistro complotto orchestrato da Slowik e dal suo devoto staff. Il suo disprezzo per i ricchi lo spinge a commettere atti atroci contro coloro che ritiene abbiano macchiato la sua arte.
La capacità di Chef Slowik di coinvolgere fedeli seguaci disposti a sacrificare tutto lo rende un formidabile cattivo all’interno del genere. Questa devozione collettiva e cieca non solo aumenta la tensione, ma trasforma anche un’esperienza culinaria in uno spettacolo mortale, lasciando il pubblico sia intrattenuto che inorridito.
4 Ilaria De Gregori
Zanna (2014)
Nella bizzarra narrazione di Tusk, uscito nel 2014, Howard Howe incarna la massima espressione dell’ossessione. Il film segue il giornalista Wallace, che cade vittima dei desideri contorti di Howe, con conseguente orribile trasformazione. Anche se i metodi di uccisione di Howe sono ampiamente impliciti piuttosto che mostrati esplicitamente, il senso di terrore permea l’esperienza dello spettatore.
Esplorando i temi della follia e della trasformazione, Howard Howe si afferma come un killer horror profondamente inquietante che sfida la nostra percezione dei confini morali, lasciando un segno indelebile nel suo viaggio attraverso l’assurdità più assoluta.
3 Il Jinn
Il maestro dei desideri (1997)
La serie Wishmaster presenta The Djinn, un essere diabolico che esaudisce i desideri solo per trasformarli maliziosamente in incubi. Con radici nel folklore popolare, il personaggio di Djinn manipola gli individui in destini tragici, consolidando la sua posizione di iconico cattivo dell’horror. Gli abili effetti di trucco, forniti da Greg Nicotero, esaltano il suo aspetto da incubo, contribuendo all’atmosfera inquietante complessiva del film.
Mentre The Djinn sfrutta i desideri umani per i propri fini, consolida la sua fama di maestro manipolatore, una figura che confonde i confini tra la realizzazione dei desideri e una punizione orribile, lasciando gli spettatori con interrogativi persistenti sulla natura del desiderio e sulle conseguenze.
2 dott. Decker
La razza notturna (1990)
Nightbreed intreccia intricatamente fantasia e orrore attorno al personaggio del dottor Decker, uno psichiatra manipolatore che incastra Aaron Boone per i suoi atti omicidi. Questa agghiacciante rappresentazione dell’inganno mette in mostra il comportamento calmo di Decker che maschera una profonda malvagità. La sua capacità di ingannare chi gli sta intorno aumenta la suspense mentre gli spettatori si rendono conto che questa figura fidata è, in effetti, un killer spietato.
Il metodo preferito dal dottor Decker di agire all’interno di un sottile velo di sanità mentale, spesso visibile dietro la sua maschera distintiva, lo rende un personaggio eccezionalmente inquietante, evidenziando il confine spesso labile tra civiltà e follia nella ricerca dell’orrore.
1 Vittorio Crowley
Il ritorno di Victor Crowley (2017)

In Victor Crowley, il quarto capitolo della serie Hatchet, questo slasher soprannaturale intraprende un violento viaggio di vendetta e rabbia. Uscito nel 2017, il film continua l’eredità della serie di eccessivo gore che ricorda le classiche narrazioni slasher. L’aspetto mostruoso di Victor e la sua cruda brutalità lo pongono accanto ai più noti cattivi dei film horror, guadagnandosi il riconoscimento per le sue uccisioni creative e raccapriccianti.
La sua prestanza fisica unita a un carisma inquietante lasciano un impatto duraturo, affermandolo come una minaccia sottovalutata nel cinema horror. Victor Crowley cattura l’essenza di un’icona dell’horror che, nonostante il suo aspetto mostruoso, tira fuori le stesse paure che si nascondono nell’umanità.
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